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PRRR, Zaia: “Il Piano Veneto punta su infrastrutture, turismo, innovazione tecnologia, ricerca e sostenibilità ambientale”

Il piano regionale del Veneto per la ripresa post-Covid vale 25 miliardi. Quasi 9 mld per infrastrutture e trasporti

Foto di Gerhard Bögner da Pixabay

La proposta Veneta si basa su 13 macro progetti declinati in 155 progetti attuativi

(AVN) Venezia, 20 febbraio 2021

Per superare gli effetti devastanti della pandemia il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) rappresenta un’opportunità storica ed irripetibile per promuovere la coesione economica e sociale, attenuare l’impatto sociale ed economico della crisi, sostenere la ripresa economica creando posti di lavoro e promuovere una crescita sostenibile.

Le risorse a disposizione per l’Italia, previste dal Next Generation EU sono pari a 209,5 miliardi di euro, somme che dovranno essere utilizzate entro la fine del 2026.

“La visione strategica è la base di partenza del Piano Nazionale, che dovrà ridefinire i confini di uno sviluppo economico coerente con il momento storico che stiamo vivendo. In quest’ottica il Veneto, insieme alle Regioni, ha approvato il proprio Piano Regionale, senza invasioni di campo, ma offrendo una leale collaborazione con la consapevolezza che, nelle materie di propria competenza, quello delle regioni sarà un apporto significativo e di peso. Il Veneto, locomotiva economica del paese, ha sempre dimostrato di saper utilizzare realmente tutte le risorse ricevute in questi anni e intende, anche in questa sfida, essere soggetto attivo per sfruttare al massimo questa opportunità perché potrà realmente sostenere i comparti più colpiti dalla pandemia. In cima alla lista metto sicuramente il turismo”.

Lo dice il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, riferendosi alla proposta regionale, il PRRR, approvata con deliberazione di giunta e trasmessa alla Conferenza delle Regioni a fine 2020 e che rappresenta lo strumento di sviluppo economico del futuro.

“La proposta Veneta si basa su 13 macro progetti declinati in 155 progetti attuativi, puntuali, operativi e già valorizzati in termini di fabbisogno finanziario, tempi di attivazione e priorità – spiega il Governatore -. Parliamo di un piano del valore di 25 miliardi di euro, che rappresenta lo strumento di programmazione e rilancio dell’economia veneta. Nel nostro piano ci sono i Giochi olimpici di Milano e Cortina del 2026, un’occasione di sviluppo per infrastrutture, turismo, innovazione tecnologia, ricerca e sostenibilità ambientale. Riconosciamo l’impatto economico e sociale che avrà questo progetto sportivo: evento che non può però essere relegato al solo ambito regionale, ma deve ottenere il giusto sostegno e commitment anche a livello nazionale”.

“Una parte consistente delle proposte regionali valorizza il settore ‘Infrastrutture e trasporti’, perché la dotazione infrastrutturale è direttamente proporzionale alla crescita di un territorio – continua Zaia -. Con gli 8,8 miliardi di euro previsti nel nostro piano intendiamo favorire una mobilità regionale più sostenibile, con un parco mezzi più moderno, sia su gomma e sia su ferro, che si traduce in impatti positivi sulle emissioni di co2. Tra i progetti inseriti nella voce trasporto su ferro 1 miliardo sarà destinato al Treno delle Dolomiti”.

“E’ evidente che per il ruolo cruciale che riveste l’appuntamento olimpico non possiamo non destinare risorse dedicate alla voce Milano-Cortina 2026 – specifica il Presidente -. Voler investire complessivamente 640 milioni di euro del PRRR Veneto giustifica l’interesse per questo evento e l’impatto che avrà sul PIL nazionale nel medio/lungo periodo. Un patrimonio che si tradurrà in eredità stabile per le generazioni future”.Tra le priorità regionali rientrano anche delle linee di intervento per la difesa del suolo e dell’ambiente, gli interventi per la ricerca, l’innovazione e l’energia, le attività produttive, la formazione, istruzione e cultura e le imprese agricole e agroalimentari. Tali investimenti completano la visione del nuovo Veneto disegnata dalla Strategia Regionale per lo Sviluppo Sostenibile, approvata a luglio 2020, e sono coerenti con le linee guida date dall’Europa.