La Norvegia è pronta a spendere 1,54 miliardi di euro per un progetto di cattura e stoccaggio dell'anidride carbonica volto a decarbonizzare il settore del gas. E mettere paura alla Russia.
Longship, questo il nome del progetto CCS che richiama alla memoria l’ambizione vichinga
(Rinnovabili.it) – La Norvegia finanzierà per i 2/3 un progetto CCS (cattura e stoccaggio di CO2) su larga scala. Si tratta del secondo tentativo da parte del paese di implementare un progetto talmente ambizioso da essere stato definito da osservatori ed esperti come “lo sbarco sulla luna norvegese”.
Ufficialmente, però, il nome del progetto CCS è Longship, richiamando alla memoria le lunghe navi utilizzate dai vichinghi per ‘conquistare il mondo’. Secondo Erna Solberg, primo ministro del paese, anche in questo caso si tratterà di una conquista, ma con nuove finalità: dare anche agli altri paesi la possibilità di uno stoccaggio sicuro dell’anidride carbonica.
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Già dieci anni fa il paese aveva tentato di creare un progetto per la cattura del carbonio in una centrale a gas. In quell’occasione, però, la compagnia petrolifera statale Equinor (allora Statoil) non riuscì a completare il piano a causa dei pesanti costi. Per il secondo tentativo, il progetto CCS dovrebbe riguardare una fabbrica di cemento nella Norvegia meridionale gestita dalla tedesca HeidelbergCement e, se arrivassero investimenti esteri, un impianto di incenerimento dei rifiuti a Oslo gestito da Fortum.
L’ammontare del finanziamento statale è pari a 16,8 miliardi di corone, vale a dire 1,54 miliardi di euro. Lo scopo ultimo della Norvegia è quello di decarbonizzare l’uso industriale del gas, compresa la produzione di idrogeno verde, conquistando così un nuovo flusso di entrate al paese, il secondo più grande fornitore di gas d’Europa dopo la Russia.
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“Credo che questa volta la Norvegia avrà successo“, ha dichiarato Camilla Svendsen Skriung, consulente del think tank Zero Foundation sul progetto CCS, sottolineando la stretta collaborazione tra i partner industriali: Equinor, Preem, AcerlorMittal, Fotum, HeidelbergCement tra gli altri. La proposta, adesso, dovrà passare in Parlamento, ma Solberg ha affermato di essere fiduciosa in forza dell’ampio consenso politico per sostenere la cattura del carbonio.