![Priorità MASE 2025-2027: l’agenda dei prossimi 3 anni](https://www.rinnovabili.it/wp-content/uploads/2025/02/priorita-mase.jpg)
Snellire gli iter autorizzativi per rinnovabili e stoccaggi, più gas fossile (tra produzione e import) e gasdotti, biocarburanti. Sono le 3 grandi priorità che il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) fissa per i prossimi 3 anni, nell’Atto di Indirizzo sulle priorità politiche per l’anno 2025 e per il triennio 2025-2027 pubblicato di recente (pdf in fondo all’articolo). È a questi temi che è dedicata gran parte dell’attenzione nelle 36 pagine del documento, che affronta a 360 gradi le priorità d’azione in ambito energetico, ambientale e climatico per l’Italia.
Le priorità del MASE sulle rinnovabili
Sul piano normativo, la priorità è dare seguito al Testo Unico e consolidare il quadro con gli altri interventi già in cantiere (dalle Aree Idonee, su cui servirà un monitoraggio delle leggi regionali di attuazione, al FER 2, al FER X). Il MASE segnala poi la creazione e messa in funzione dello sportello unico digitale per le autorizzazioni relative alle energie rinnovabili. E un potenziamento delle strutture ministeriali che gestiscono le autorizzazioni, che farà seguito al rafforzamento già attuato delle commissioni VIA/VAS e PNRR/PNIEC.
Sulla scia del DL Aree Idonee, il ministero lavorerà ad altre semplificazioni per le “infrastrutture energetiche indispensabili per gli obiettivi della transizione energetica”. Un intervento anti-NIMBY “è ormai non più rinviabile” e si baserà su una possibile revisione delle norme esistenti per la tutela dell’ambiente, del paesaggio e dei beni culturali.
Nel corso del 2025 il MASE proseguirà la concessione delle agevolazioni per lo sviluppo di impianti agrivoltaici e di configurazioni di autoconsumo singolo a distanza e collettivo, tra cui le Comunità Energetiche Rinnovabili. L’iniziativa sulle CER riguarderà piccoli comuni a rischio di spopolamento e consisterà nell’erogazione di contributi a fondo perduto per la realizzazione degli impianti a fonti rinnovabili.
Le iniziative su stoccaggi e reti
Parallelamente agli stimoli alle rinnovabili, altra priorità del MASE è potenziare i sistemi di accumulo, sia elettrochimico sia idroelettrico a pompaggi. Anche qui, il ministero lavorerà per snellire procedure e velocizzare l’iter autorizzativo.
Come? Da dicembre 2024 è attivo il portale “Permitting”, la piattaforma digitale dedicata alla gestione delle autorizzazioni per lo storage. Dal 2025 questo portale sarà progressivamente esteso a tutti gli altri procedimenti di autorizzazione di infrastutture e impianti energetici di competenza della Direzione Fonti energetiche e Titoli Abilitativi. Sempre nel 2025, si terrà la prima asta dedicata alle batterie elettrolitiche, seguita da aste per la contrattualizzazione di nuovi pompaggi idrolettrici.
Sul fronte dell’infrastruttura di trasmissione, il MASE continuerà a lavorare per lo sviluppo, il potenziamento e l’ammodernamento della rete. Obiettivi: incrementare la capacità di trasporto tra le zone di mercato, risolvere le congestioni del sistema, adeguare la rete a integrare quote progressivamente maggiori di rinnovabili.
Tra le iniziative di punta spicca il progetto Hypergrid, che punta al raddoppio dell’attuale capacità di scambio tra le zone di mercato, insieme alla riduzione e risoluzione delle future congestioni della rete. In ottica transfrontaliera, l’Italia continuerà ad essere attiva sia verso i Balcani che verso il Nord Africa. Il collegamento con la Tunisia è già autorizzato e in fase di progettazione esecutiva, mentre si lavora allo sviluppo di progetti con Egitto, Algeria e Albania (quest’ultimo fresco di annuncio, in partnership anche con gli Emirati).
Gas, biometano, biocarburanti
Altro forte elemento qualificante delle priorità del MASE resta il rafforzamento del ruolo del gas. Aumentare la capacità di importazione e di trasporto verso l’Europa di gas fossile è al centro dell’agenda politica del ministero, sempre nella cornice del Piano Mattei e dell’emancipazione dal gas russo.
Poche le segnalazioni degne di menzione su questo fronte, oltre a quanto già annunciato in passato. Si pensa ad aumentare, ancora, i rigassificatori italiani, magari rispolverando i progetti al Sud, tra Calabria e Sicilia? Nel documento, il MASE sottolinea che, oltre ai rigassificatori di Piombino e Ravenna, bisognerà non solo aumentare la capacità di quelli esistenti (Panigaglia-La Spezia, Livorno e Porto Viro-Rovigo), ma anche “verificare la necessità di nuovi”.
Si procederà poi con il potenziamento della capacità di stoccaggio di gas, che ci vede già ai primi posti in UE, si proseguirà il lavoro per il raddoppio del TAP e quelli per la dorsale adriatica. Per il 2025, il MASE annuncia un aumento della produzione nazionale di gas fossile, sia con il miglioramento delle performance degli impianti esistenti sia “attraverso lo startup di nuovi impianti”.
Resta viva l’attenzione sul biometano, con l’obiettivo di ridurre i costi di connessione degli impianti di produzione di biometano alla rete del gas con un intervento normativo. E con il target PNRR di espansione della produzione tramite incentivi.
Più articolate le priorità sui biocarburanti, che il MASE mette al centro sia in ottica di riconversione delle raffinerie nazionali in bioraffinerie, sia come veicolo per percorsi alternativi all’elettrico nella decarbonizzazione dei trasporti.
Tra i punti in cima all’agenda si segnalano il potenziamento della produzione di biocarburanti sostenibili per il settore aereo (SAF), la promozione del co-processing nelle raffinerie, cioè impianti che combinano lavorazioni tradizionali con produzione di biocarburanti avanzati, l’introduzione del B10 ed E10 (gasolio con il 10% di biocarburante e benzina con il 10% di etanolo), e la conversione dei depositi di oli minerali per lo stoccaggio di BioGNL e biocarburanti.
Altre priorità MASE
Molti altri ambiti sono citati nel documento di indirizzo, con iniziative più contenute o minore priorità assegnata. Tra questi si segnalano:
- Il nucleare, ma senza novità rispetto ai piani di rilancio già in corso e annunciati.
- Qualche passo avanti sul geotermico. Nel 2025 il MASE lancerà uno studio per valutare il potenziale geotermico nazionale (on- e offshore, a scala regionale), a cui abbinare una valutazione dell’idrogeno rinnovabile e del litio geotermico. E prevede interventi per “integrare e ampliare il quadro normativo esistente”.
- Il MASE lavorerà poi insieme al MEF per superare l’epoca del Superbonus con una riforma delle detrazioni fiscali, definendo un unico e semplice meccanismo per la riqualificazione energetica degli edifici del settore residenziale civile.
- Sulle materie prime critiche, la pubblicazione della relazione sul futuro fabbisogno di materie prime critiche e sul potenziale della progettazione ecocompatibile per ridurne la domanda e l’entrata in funzione della Banca dati pubblica per la geolocalizzazione di risorse o materiali riciclabili in miniere “urbane” e abbandonate. Entro il 24 maggio 2025 dovrebbe essere pronto il piano nazionale per i critical raw materials.
- Si annunciano “misure adeguate” per ridurre le emissioni di gas serra nei settori non ETS, cioè coperti dalla quota nazionale di riduzioni di gas serra ai sensi dell’Effort Sharing Regulation (ESR). Nel dettaglio il MASE parla di “particolare attenzione” posta su trasporti, civile, agricoltura, rifiuti e piccola-media industria, tra cui “riduzione dei consumi e delle emissioni carboniche del terziario, del settore residenziale, e, in particolare, della mobilità attraverso un deciso shift modale verso il trasporto pubblico e la riduzione dei fabbisogni di mobilità”.