Rinnovabili

Progetti PNRR conformi al principio DNSH, arriva il vademecum del MASE

Principio DNSH in progetti PNRR: arriva il vademecum del MASE
immagine generata con IA

Uno dei capisaldi degli interventi finanziati dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza è l’obbligo di “non arrecare danni significativi” (Do Not Significant Harm), principio sempre più alla base di qualsiasi politica dell’UE. Quali metodologie e indicatori vanno usati per la valutazione del rispetto del principio DNSH nei progetti PNRR, per quanto riguarda l’obiettivo dell’adattamento ai cambiamenti climatici? Lo spiega un vademecum sull’analisi dei rischi climatici pubblicato il 15 ottobre dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE).

Principio DNSH e progetti PNRR

Il DNSH è uno dei principi trasversali che va rispettato per ogni intervento finanziato con risorse del PNRR, in tutti i 27 paesi membri UE. Il soggetto attuatore è responsabile della conformità mentre l’autorità pubblica di riferimento ha l’obbligo di verificarla.

A cosa serve tener conto del principio DNSH nei progetti PNRR? A valutare se una misura possa o meno arrecare un danno ai sei obiettivi ambientali individuati dal Green Deal europeo:

In termini pratici, il principio DNSH nei progetti PNRR serve per assicurare il maggior grado possibile di resilienza dell’opera ai rischi climatici fisici, come siccità, alluvioni, ondate di calore, terremoti e simili.

Il vademecum spiega come valutare il rispetto del principio Do Not Significant Harm da parte dei soggetti attuatori di progetti finanziati dal PNRR solo rispetto all’obiettivo 2, sull’adattamento ai cambiamenti climatici.

In linea generale, il principio non è rispettato “se conduce a un peggioramento degli effetti negativi del clima attuale e del clima futuro previsto su sé stessa o sulle persone, sulla natura o sugli attivi”, secondo la definizione dell’art.17 del Regolamento Tassonomia.

Valutare il rispetto del principio ‘Non arrecare danno significativo’: le linee guida MASE

Il vademecum preparato dall’Unità di Missione per il PNRR insediata presso il MASE contiene:

Cosa significa adattamento alla crisi climatica ai fini DNSH?

Per mancato adattamento si intendono due diverse casistiche. Da un lato, gli interventi che ignorano i rischi fisici legati alla crisi climatica. Non si è conformi al DNSH se non si adatta l’attività al peggioramento degli effetti negativi dei cambiamenti climatici, qualora essa sia esposta al rischio di tali effetti. Un esempio fornito dal vademecum è un edificio costruito in una zona a rischio di alluvione.

Dall’altro lato, non sono conformi nemmeno gli interventi che si adattano in modo inadeguato, ad esempio quelli che riducono un tipo di rischio ma ne aumentano un altro. Ad esempio, costruendo in una piana inondabile un argine intorno a un appezzamento e spostando così il danno all’appezzamento attiguo non protetto.

Metodologie per la valutazione dei rischi climatici

Il vademecum fornisce informazioni dettagliate per condurre una valutazione completa dei rischi fisici legati alla crisi climatica e quanto l’intervento finanziato rispetti il principio DNSH. Alcune indicazioni trasversali alle tipologie di interventi includono:

Scarica qui il documento con le linee guida del MASE

Exit mobile version