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Price cap gas a 275€, ecco il meccanismo di correzione UE

price cap  gas
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Simson: “Price cap gas progettato per non compromettere la sicurezza dell’approvvigionamento e il funzionamento dei mercati dell’energia”

(Rinnovabili.it) – Fumata bianca per un price cap al gas europeo. Dopo i tanti tira e molla di questi mesi, le resistenze interne al Consiglio e le preoccupazioni di Bruxelles, arriva una proposta di Regolamento comunitario per contrastare la volatilità dei mercati. Nella serata di ieri la Commissione europea ha presentato infatti un meccanismo di correzione dei prezzi, da attivare automaticamente al superamento di certe soglie sul Dutch Title Transfer Facility (TTF), la borsa olandese che funge da punto di riferimento per l’Europa.

 Un intervento richiesto a gran voce dalla maggior parte degli Stati membri e che arriva dopo quasi un anno di crisi. Nel 2021, con la ripresa dalla pandemia, i prezzi delle commodities energetiche erano iniziati a salire ma la situazione è andata completamente fuori controllo con lo scoppio della guerra russa in Ucraina. Le tensioni geopolitiche e i ricatti energetici che ne sono seguiti si sono riversati direttamente sul mercato, incastrando gas ed elettricità in una spirale ascendente di rincari. E raggiungendo nella seconda metà di agosto 2022 picchi senza precedenti sul TTF.

 “I prezzi del gas nell’UE sono diminuiti dopo agosto grazie alla riduzione della domanda, al riempimento obbligatorio degli stoccaggi, alla diversificazione delle forniture e ad altre misure proposte dalla Commissione negli ultimi mesi”, ha spiegato Kadri Simson, Commissaria europea per l’Energia. “Ma nel nostro toolkit mancava un modo per prevenire e affrontare episodi di prezzi eccessivamente alti. Oggi proponiamo di fissare un tetto al prezzo del gas TTF per proteggere i nostri dipendenti e le nostre imprese da aumenti estremi. Il meccanismo è attentamente progettato per essere efficace, senza compromettere la nostra sicurezza dell’approvvigionamento, il funzionamento dei mercati dell’energia dell’UE e la stabilità finanziaria”.

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Come funzionerà in pratica il meccanismo di correzione del mercato UE?

Il price gap gas proposto dall’Esecutivo UE stabilisce un livello massimo di sicurezza sul prezzo del gas negoziato nel mercato dei derivati TTF del mese prima (front-month) da applicare dal 1° gennaio 2023 fino al 31 dicembre 2023. Nel dettaglio il meccanismo  – attivato automaticamente – respingerebbe tutti gli ordini superiori a 275 euro. Secondo la bozza di Regolamento l’attivazione del price cap sul gas sarà legata al verificarsi di due condizioni concomitanti. La prima è che il prezzo per i derivati mensili superi tale soglia (i 275 €) per due settimane.

La seconda è che l’indice TTF European Gas Spot pubblicato dalla Borsa Europea dell’Energia sia superiore di 58 euro rispetto al prezzo di riferimento del GNL negli ultimi 10 giorni di negoziazione. Il prezzo di riferimento del GNL sarà calcolato sulla base della media giornaliera di un paniere di benchmark, costituito dal Mercato Spot Giornaliero del Mediterraneo, dal Mercato Spot Giornaliero dell’Europa Nordoccidentale e dalla valutazione giornaliera del prezzo che sarà prodotta dall’Agenzia per la Cooperazione dell’Energia regolatori (ACER).

Clausole di salvaguardia

In realtà il livello di attivazione è molto più alto di quanto sperato dai Paesi che in questi mesi avevano sostenuto la misura. La Commissione europea ha spiegato che il price cap sul gas è stato calibrato sulla base dei prezzi TTF osservati nel 2022 e per la precisione sui picchi di agosto. E che il livello prescelto del massimale garantisce che la validità dei contratti a lungo termine non sia influenzata dal meccanismo. Un aspetto importante che è stato ragionato per garantire la sicurezza dell’approvvigionamento e il funzionamento dei mercati comunitari.

Ecco perché, lo strumento si applicherà solo a un prodotto futures (prodotti TTF del mese prima), consentendo agli operatori di mercato di potersi approvvigionare sui mercati spot e fuori borsa. Non solo. Bruxelles ha previsto un articolato sistema di monitoraggio da parte di esperti che coinvolge ACER, ESMA, BCE, Gas Coordination Group e European Network of Transmission System Operators for Gas (ENTSO-G), che hanno il compito di tenere costantemente sotto controllo gli effetti del tetto al prezzo del gas sui mercati e sulla sicurezza dell’approvvigionamento.

I ministri dell’Energia del blocco discuteranno del Regolamento il prossimo giovedì.

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