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Premio Terre de Femmes, le eroine che cambiano il mondo premiate dalla Fondazione Yves Rocher

Premio Terre de Femmes 2021

Le straordinarie storie delle pioniere ambientali

Se sei una donna che agisce a favore dell’ambiente e del nostro Pianeta, potresti essere la prossima vincitrice dell’edizione italiana del Premio Terre de Femmes. Il Progetto, promosso dalla Fondazione Yves Rocher e supportato da Yves Rocher Italia, sostiene dal 2001 tutte le eroine che lottano per cambiare il mondo, celebrando la forza, la passione e l’ingegno femminile nella protezione della natura e nella promozione della sostenibilità.

Diversi studi internazionali hanno sottolineato il ruolo essenziale svolto dalle donne nella tutela della biodiversità, nell’innovazione e nel supporto alle comunità più fragili, evidenziando un legame indissolubile tra uguaglianza di genere e protezione ambientale. IlPremio Terre de Femmes nasce per portare alla luce queste esperienze. Il progetto globale è stato lanciato 20 anni fa in Francia e, sino ad oggi, ha premiato quasi 500 donne provenienti da ben 50 Paesi diversi da tutto il mondo con oltre 2 milioni di euro.

Nel 2016 il riconoscimento è approdato in Italia e da allora ha premiato 12 donne differenti e donato circa 80.000 per sostenere i loro progetti in Italia e nel mondo; figure femminili capaci di dare una risposta alle sfide odierne promuovendo un modello di sviluppo in grado proteggere l’ambiente, la biodiversità e la comunità.

Come ci si candida al premio Terre de Femmes 2020-2021

Dal 15 giugno al 30 settembre sarà possibile inviare la propria candidatura presentando progetti piccoli e grandi che concorrano a migliorare il futuro in cui viviamo e a donare speranza. In palio ben 10.000 euro alla prima classificata a sovvenzione della propria iniziativa. Possono partecipare tutte le donne maggiorenni italiane impegnate in attività a favore del Pianeta, una volta compilato il dossier richiesto basterà inviare la documentazione alla mail: terredefemmes.italia@fondationyvesrocher.org.

Gran Premio Terre de Femme e Menzione Speciale della Giuria

Le vincitrici dei primi premi a livello locale, avranno la possibilità di concorrere a livello internazionale anche al Gran Premio Terre de Femmes (10.000 euro) e aggiudicarsi la Menzione Speciale della Giuria (2.500 euro).

Le vincitrici della 5° edizione italiana del Premio Terre de Femmes

Il 19 maggio scorso sono stati annunciati i nomi delle tre vincitrici dell’edizione italiana che si sono aggiudicate rispettivamente un premio di 10.000, 5.000 e 3.000 euro.

1° Premio, Rebecca Zaccarini con il progetto Recup

Gradino più alto del podio per il progetto Recup di Rebecca Zaccarini. Recup nasce nel 2015 e si ispira all’esperienza vissuta da Rebecca durante l’Erasmus in Francia, dove prende parte a dei gruppi di recupero del cibo dei mercati cittadini. Il desiderio di portare anche a Milano, la sua città, questa buona pratica le danno la carica giusta per fondare Recup e diventarne la vice-presidente. 

Da allora l’associazione di promozione sociale combatte gli sprechi alimentari attraverso un’azione partecipata ed inclusiva. Sino ad oggi Recup ha permesso di recuperare circa 100 tonnellate di prodotti ortofrutticoli ancora edibili che altrimenti sarebbero stati gettati via. Le cassette recuperate vengono poi distribuite gratuitamente in loco, permettendo a chiunque di beneficiarne. Durante i mesi dell’emergenza Covi-19 l’attività ha permesso di aiutare quasi 16.000 persone al giorno, circa 5000 famiglie.

I 10.000 euro del Premio Terre de Femmes permetteranno a Recup di proseguire il suo intervento nei mercati ortofrutticoli di Milano, coinvolgendo persone che necessitano di un reinserimento sociale e proseguendo l’attività di sensibilizzazione nelle scuole.

2° Premio, Jessica Alessi con il progetto Conservazione dei Giganti del canale di Sicilia

Il Canale di Sicilia è un tratto di mare con una elevata biodiversità e complesse strutture topografiche che generano condizioni favorevoli alla presenza di cetacei. Purtroppo, a causa delle limitate risorse economiche, non esistono informazioni sulle comunità pelagiche in questo tratto di mare e di conseguenza nessuna tutela della biodiversità. Il progetto di Jessica punta ad esplorare e monitorare le acque del Canale di Sicilia al fine di incrementare le conoscenze sulla popolazione di cetacei per conoscerne lo stato di salute e l’abbondanza, tutelandone la biodiversità minacciata da pesca illegale, trivellazioni ed inquinamento.

Dopo 10 anni trascorsi nel Mar Ligure a salvaguardare i cetacei, Jessica torna ad Agrigento dove fonda Me.Ri.S. (Mediterraneo Ricerca e Sviluppo) con l’obiettivo di contribuire attivamente a proteggere questa specie.

I 5.000 euro del Premio Terre de Femme della Fondazione Yves Rocher serviranno a coprire le spese necessarie a portare avanti la ricerca scientifica, migliorando l’equipaggiamento dell’imbarcazione per la navigazione in altura. Verrà inoltre incrementata l’azione di divulgazione rivolta ai giovani e bambini attraverso un programma didattica a bordo.

3°Premio, Daniela De Donno con il progetto Orti di Famiglia per Sanganigwa

Dal 1991 Daniela lavora a stretto contatto con la primatologa Jane Goodall in Burundi e Tanzania per la tutela e la salvaguardia della biodiversità. In questi anni rimane profondamente colpita dalle condizioni di abbandono dell’unico orfanotrofio presente nella zona. Fonda così la Jane Goodall Institute Italia, con l’obiettivo di ridare un futuro alla struttura impegnandosi al contempo per la tutela dei diritti dell’infanzia. Nasce il «Sanganigwa Children’s Home» già vincitore della prima edizione italiana del premio Terre de Femmes. Da allora l’impegno di Daniela non ha mai cessato di esistere rendendo l’orfanotrofio, una realtà autosufficiente e sostenibile. Purtroppo la scarsa disponibilità idrica di quest’anno ha compromesso la capacità produttiva degli orti dell’orfanotrofio, minacciandone l’autonomia. 

I 3.000 euro del Premio permetteranno di provvedere alla realizzazione di opere di consolidamento della rete idrica, aumentando la disponibilità d’acqua durante tutto l’anno e consolidando così la produttività ortofrutticola destinata alla sicurezza ambientale dei bambini. La piantumazione di erbacee perenni e arboree aiuterà inoltre a contrastare l’erosione del terreno e contenere il diffondersi della malaria.

 Qui tutte le informazioni sulla nuova edizione di Terre de Femmes

Articolo pubbliredazionale

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