Come ogni anno, 6 leader di comunità e attivisti locali hanno ricevuto il riconoscimento più prestigioso per le loro attività a tutela del’ambiente
6 attivisti da tutto il mondo hanno ricevuto il premio Nobel per l’ambiente
(Rinnovabili.it) – La battaglia contro uno dei giganti della petrolchimica mondiale. L’espansione delle aree marine protette interdette alla pesca a strascico. La lotta contro le miniere in Amazzonia. Gli sforzi per far assegnare la tutela legale di una foresta tropicale a sei comunità indigene. Sono alcune delle imprese che sono valse ai loro protagonisti il Goldman Environmental Prize 2023, il premio nobel per l’ambiente assegnato ogni anno ai migliori attivisti di comunità in tutto il mondo.
I vincitori del Goldman Environmental Prize 2023
In passato, il premio Nobel per l’ambiente è stato attribuito a figure di attivisti di fama mondiale. Nel 2015, ad esempio, lo vince Berta Caceres, l’attivista indigena honduregna che lottava per la tutela dei diritti del popolo Lenca ed è stata assassinata l’anno seguente. Ecco chi sono i vincitori di quest’anno.
Diane Wilson ha vinto una causa da 50 mln $ contro Formosa Plastic, un gigante petrolchimico negli Stati Uniti, costringendolo a ripristinare gli ecosistemi danneggiati e ad adottare una politica rifiuti zero. Delima Silalahi è riuscita a mettere sotto tutela oltre 7mila ettari di foresta tropicale a Sumatra, facendola assegnare a 6 comunità indigene. In precedenza, quel tratto di foresta era di proprietà di una azienda di polpa cartaria che l’aveva parzialmente convertita a monocoltura di eucalipto.
Tero Mustonen dal 2018 è riuscito a far ripristinare 62 siti ex industriali di estrazione di torba, trasformandoli nuovamente in ecosistemi preziosi per la loro capacità di stoccare carbonio. Chilekwa Mumba è riuscito a vincere una causa contro Vedanta Resources, la società madre di un’azienda del rame in Zambia. Un tribunale inglese ha giudicato Vedanta responsabile per i danni ambientali nel paese africano: un precedente assoluto, che è stato poi applicato anche al più noto caso della Shell in Nigeria.
Alessandra Korap Munduruku ha guidato la sua comunità nella lotta contro l’espansione dell’attività mineraria in Amazzonia, salvando oltre 150mila ettari di foresta tropicale. Per la protezione del mare, invece, è stato assegnato il premio Nobel per l’ambiente a Zafer Kizilkaya: è riuscito a far riconoscere la protezione su 310 miglia di costa del Mediterraneo.