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Nel 2020, in Italia la povertà energetica tocca 1 famiglia su 12

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Scende la povertà energetica nel 2020: -0,5%

(Rinnovabili.it) – Nel 2020 è scesa dello 0,5% la povertà energetica in Italia, ma ha riguardato ancora l’8% delle famiglie. Si tratta di 2,1 milioni di unità, 125mila in meno rispetto al 2019. È il dato più basso dal 2016. Il calo è determinato dalla riduzione dei prezzi finali di gas e elettricità di circa il 5%. Una tendenza che il 2021, com’è prevedibile, stravolgerà del tutto. La crisi energetica, con i prezzi di gas e elettricità alle stelle, annuncia un bilancio pesantissimo.

Lo scrive l’Osservatorio italiano sulla povertà energetica (Oipe) nell’aggiornamento per l’anno passato sul numero di cittadini e famiglie che non hanno la capacità di acquistare un paniere minimo di beni e servizi energetici.

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Uno sguardo più da vicino alla cartina dell’Italia rivela una fotografia con molte sfumature locali. Sono due le tendenze più marcate. La prima riguarda le differenze macro-regionali. La povertà energetica è in leggero aumento nel Nord-Ovest e nel Nord-Est, anche se resta sui valori più bassi della penisola, attorno al 5%. Stabile il Centro, mentre il calo più vistoso è al Sud (dal 15% a meno del 12%) e nelle isole (da più del 20% a circa il 16%). C’è poi una dinamica per tipologia di comuni: la povertà energetica sembra caratterizzare, in maniera crescente, i piccoli centri e le aree suburbane e periurbane.

Nel 2020 circa 1,6 milioni di famiglie hanno dichiarato di aver beneficiato nei precedenti 12 mesi del bonus elettrico, uno dei principali strumenti di contrasto alla povertà energetica esistenti. “Di queste, solo il 16% erano famiglie in povertà energetica, e poco più in povertà assoluta”, spiega l’Oipe, concludendo che il bonus elettrico “risulta quindi scarsamente correlato sia con la povertà energetica sia con la povertà assoluta a confermare la scarsa efficacia dell’ISEE nell’identificare le famiglie in povertà energetica”.

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Per il 2021 le stime sono fosche, visti gli andamenti dei prezzi finali di elettricità e gas, anche al netto degli interventi governativi per calmierarli (+54% per elettricità, +44% per gas alla fine del 2021, rispetto al 2020, per utente domestico tipo). “È ragionevole attendersi che i prezzi dell’energia rimarranno elevati nei prossimi anni, sia per il consolidarsi dell’uscita dalla crisi pandemica sia perchè l’accelerazione della transizione energetica porterà con sè costi aggiuntivi legati al processo di decarbonizzazione”, commenta Paola Valbonesi, presidente Oipe.

“In questa prospettiva”, continua, “è necessario predisporre interventi strutturali a sostegno delle famiglie vulnerabili come l’efficientamento energetico dell’edilizia sociale: ne conseguirebbe un duplice effetto positivo, sia in termini di riduzione delle spese in bolletta, che di riduzione della CO2 e dei consumi energetici”.

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