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Il Portogallo lancia Ambiente + Simples, via le autorizzazioni ambientali per le fer

Le nuove norme ambientali semplificate si applicheranno ai progetti solari costruiti su siti che si estendono su meno di 100 ettari e agli impianti eolici con turbine posizionate ciascuna a 2 chilometri dall'altra

autorizzazioni ambientali rinnovabili
Credits: Rui Minderico/Lusa

Il Governo Costa accelera sulle semplificazioni per le FER

(Rinnovabili.it) – Snellire gli iter burocratici e le autorizzazioni ambientali per aumentare gli investimenti nelle rinnovabili nazionali. Con questo obiettivo il Governo Portoghese ha lanciato in questi giorni Ambiente mas Simples, letteralmente Ambiente più Semplice. Di cosa si tratta? Di un pacchetto di semplificazioni per ridurre la burocrazia per le aziende del settore ambientale. Un intervento, spiega il primo ministro del Portogallo, Antonio Costa, che ha essenzialmente due ragioni. “E’ fondamentale accelerare gli investimenti per fermare il cambiamento climatico; questa è una delle aree in cui l’onere burocratico pesa di più in termini di creazione di costi che limitano gli investimenti”. Ma l’intervento è visto anche da Lisbona come il modo migliore per prevenire la corruzione.

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Un taglio alle autorizzazioni ambientali

In base alle nuove regole, gli impianti per la produzione di idrogeno, quelli fotovoltaici che occupano superfici inferiori a 100 ettari e le fattorie eoliche con turbine distanziate ogni 2 chilometri, non avranno bisogno di valutazione di impatto ambientale (VIA). Saranno esclusi da questo lasciapassare soli i progetti pianificati in aree protette. Il pacchetto elimina anche l’obbligo del rinnovo della licenza ambientale e introduce il Rapporto Ambientale Unico aggregando gli obblighi di rendicontazione esistenti per oltre 20 report. 

Costa ha ricordato che “il primo obiettivo strategico del Programma di Governo è la lotta al cambiamento climatico” per il quale sono stati raggiunti obiettivi  precisi come un 59% di rinnovabili nel mix elettrico nel 2021. “Abbiamo però target più ambiziosi come quello di passare, alla fine di questa legislatura, dal 60% all’80% di energia elettrica consumata da fonti rinnovabili”, ha affermato il premier portoghese. “Per questo dobbiamo accelerare la nostra capacità di produzione di energie pulita”.

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