“Necessario e urgente” un policy mix più ampio per consentire lo sviluppo delle rinnovabili globali
(Rinnovabili.it) – Anche in un momento storico come quello attuale lo sviluppo delle rinnovabili mondiali non si è fermato, raggiungendo qua e là anche qualche record personale. Peccato che tra risultati ottenuti e quelli sperati esista ancora un grande divario. Secondo lo studio commissionato dai think tank Energy Watch Group, World Future Council, Global Renewables Congress e Haleakala Stiftung, uno dei problemi principali dietro questi lenti progressi va ricercato nell’attuale meccanismo delle aste.
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Il documento evidenzia come, accanto ad obiettivi sull’energia pulita ancora molto contenuti, le aste al ribasso stiano creando delle barriere al settore. Gli autori hanno basato la loro analisi su osservazioni dirette in più di 20 paesi in tutto il mondo. Il risultato? Gli attuali quadri politici che sostengono questo meccanismo non garantiscono un accesso equo agli attori del comparto, escludendo o scoraggiando le piccole realtà. Inoltre le aste favoriscono la concentrazione del mercato favorendo grandi attori finanziariamente forti, oltre a poter soffrire di mancata iscrizione, annullamenti o ritardi dei progetti; elementi in grado di ritardare lo sviluppo delle rinnovabili.
“I risultati del rapporto mostrano chiaramente che le aste sono un fattore cruciale che ostacola la crescita esponenziale delle energie verdi”, commenta il presidente di EWG Hans-Josef Fell. “Questa tendenza allarmante mette a repentaglio la conformità dei governi internazionali agli obiettivi climatici concordati a Parigi, poiché il passaggio a tecnologie rinnovabili a basso costo e tecnologicamente mature è la chiave per ridurre le emissioni a zero”.
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Anna Leidreiter, del World Future Council, ha affermato che è necessario un quadro politico che apra il mercato dell’energia a nuovi attori. “Questo studio mostra che le aste da sole non possono raggiungere lo scopo”. A seconda del segmento di mercato, gli autori chiedono tariffe incentivanti o premi feed-in-tarriff per progetti di piccole e medie dimensioni, l’uso di politiche di autoconsumo per progetti su scala molto piccola.