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Piano nazionale di ripresa e resilienza: ecco il cuore verde del PNRR

Il Consiglio dei Ministri sta esaminando il documento che dovrà dare attuazione, a livello nazionale, al programma Next Generation EU, varato dall’UE. Questi i punti principali, contenuti nella bozza, sulla missione “Rivoluzione verde e transizione ecologica”

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Image by angelo luca iannaccone from Pixabay

Filiera dell’idrogeno e superbonus 110% nella bozza del PNRR

(Rinnovabili.it) – È iniziato a Palazzo Chigi l’esame del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), strumento di sostegno a riforme e investimenti finalizzati a uscire dalla crisi attuale e portare l’Italia “sulla frontiera dello sviluppo europeo e mondiale“. Il piano è articolato in sei missioni che rappresentano aree “tematiche” strutturali di intervento. E come richiesto anche da Bruxelles, una delle sei è obbligatoriamente dedicata alla “Rivoluzione verde e transizione ecologica”; macro-settore su cui confluiranno 74,3 miliardi di euro dei 196 totali assegnati all’Italia tramite fondi UE di Next Generation.

A cosa serviranno le risorse? La bozza del PNRR varata dal Consiglio dei Ministri individua 4 linee d’azione per questa missione: Impresa verde ed economia circolare (6,3 mld); Transizione energetica e mobilità locale sostenibile (18,5 mld); Efficienza energetica e riqualificazione degli edifici (40,1 mld); Tutela e valorizzazione del territorio e della risorsa idrica (9,4 mld).

Il corpo di misure è dunque ampio e cerca di coprire tutti i settori legati allo sviluppo stenibile. A partire da quello energetico, promuovendo la crescita della produzione rinnovabile e dell’uso di idrogeno. Il Piano nazionale propone di sostenere la creazione di nuovi progetti greenfield rinnovabili con iter autorizzativi in tempi certi; e di incentivare i futuri impianti di fotovoltaico galleggiante ed eolico marino. A ciò si aggiungono gli sforzi per far decollare il sistema dell’autoconsumo individuale, condiviso e di comunità e gli investimenti per la produzione di idrogeno in siti brownfield e da elettrolisi. Biometano e grid parity per le rinnovabili chiudono il quadro. 

Sul fronte mobilità e pianificazione urbana la bozza del PNRR si focalizza sulla realizzazione di smart grid e sulla tecnologia vehicle-to-grid (V2G). Nelle linee d’azione rientrano anche il Piano nazionale ciclovie e il rinnovavo del TPL. 

La parte da leone è assegnata all’edilizia, attraverso un piano di efficientamento degli immobili pubblici e il potenziamento delle misure a sostegno del retrofit dell’edilizia privata. “In particolare – si legge del documento – si prevede l’estensione del superbonus edilizio per l’efficientamento energetico e l’adeguamento antisismico delle abitazioni private, con il quale viene riconosciuta una detrazione fiscale pari al 110% dei costi sostenuti per gli interventi, utilizzabile in compensazione fiscale o convertibile in credito d’imposta cedibile”.

Il Governo adotterà anche piano sulla “qualità dell’aria” e potenzierà la capacità progettuale dei Consorzi di bonifica della risorsa idrica. La bozza del PNRR prevede anche interventi volti alla digitalizzazione e messa in sicurezza della rete idrica primaria e secondaria, alla salvaguardia del territorio dalle alluvioni tramite interventi di forestazione, di gestione sostenibile nell’agricoltura e di adattamento al cambiamento climatico nei comuni.