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Pnrr: mobilità e infrastrutture, le risorse già in arrivo e i progetti per la Toscana

Per il sistema tranviario ci sono 222milioni di euro per la tratta verso Campi Bisenzio; 150milioni per la tratta Bagno a Ripoli. Per le ciclovie Tirrenica e Via del Sole, ci sono 23milioni di euro. Per il rinnovo del parco autobus oltre 23milioni e del parco rotabile quasi 28milioni

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In commissione Europa presieduta da Francesco Gazzetti (Pd) audizione dell’assessore Stefano Baccelli

Firenze – La commissione Europa, presieduta da Francesco Gazzetti (Pd) ha sentito questa mattina l’assessore regionale con delega a infrastrutture, mobilità e governo del territorio, Stefano Baccelli, sul Pnrr e il nuovo settennato dei fondi strutturali. Si tratta del terzo appuntamento con gli assessori regionali, dopo l’audizione di Monia Monni del 12 novembre e di Leonardo Marras il 22 novembre, in collegamento diretto a supporto del loro lavoro sulle diverse linee operative per l’accesso alle risorse del Piano nazionale per la ripresa e la resilienza, come stabilito in accordo con il presidente Eugenio Giani.

Per gli interventi sulla mobilità e le infrastrutture c’è un lavoro già ben avviato, spiega Baccelli, che ricorda i tempi stretti imposti dall’Europa, “secondo un meccanismo che ha paletti ben definiti. L’onere di rendicontazione al dicembre 2026 ha uno step precedente nell’agosto 2026 per la realizzazione delle opere”. C’è l’impegno forte a “reperire finanziamenti su tutti i tavoli possibili e ad accompagnare le progettualità degli altri soggetti istituzionali. Ogni occasione utile per rafforzare le buone ragioni della Toscana. Il primo obiettivo è reperire risorse per finalità vere, il secondo organizzarci con gli stakeholders per spendere in tempo utile”. La finalità ultima è quella di “uscire da questa straordinaria esperienza del Pnrr con una capacità progettuale nuova per la Toscana, utile ad attrarre ulteriori nuove risorse, far crescere una più spedita capacità realizzativa e procedimentale, progettare nuova mobilità intermodale tra tranvia, treno, piste ciclabili, bus con alimentazioni più sostenibili, indirizzare queste risorse verso una visione strategica per una Toscana migliore e nuova”.

Lo stato dell’arte rispetto all’obiettivo di reperire risorse sui vari capitoli previsti, spiega l’assessore, addentrandosi nei vari capitoli di competenza, è incoraggiante. Si tratta di risorse che stanno già cominciando ad arrivare. “Nella missione 2, per il sistema tranviario ci sono 222milioni di euro per la tratta verso Campi Bisenzio; 150milioni per la tratta Bagno a Ripoli. Per le ciclovie Tirrenica e Via del Sole, ci sono 23milioni di euro. Per il rinnovo del parco autobus oltre 23milioni e del parco rotabile quasi 28milioni”. Per quanto riguarda le ferrovie, “45milioni per il sistema Belfiore-Circondaria a Firenze; 100milioni per il raddoppio della Pistoia-Lucca. Abbiamo la possibilità di acquistare due ulteriori treni sul tratto Arezzo-Stia con oltre 13milioni di euro”. C’è poi “una partita importantissima sui porti, con progetti delle autorità portuali che abbiamo sostenuto con forza: oltre 10milioni per il waterfront di Marina di Carrara; oltre 77milioni per progetti sui porti di Livorno, Piombino e Portoferraio. Voglio sottolineare che trattandosi di accessibilità al porto, siamo riusciti ad ottenere un finanziamento di 55milioni di euro per il tratto Gagno-porto di Piombino, nonostante non col Pnrr non si possano finanziare nuove strade. Si è trattato di una conquista fortemente voluta, il soggetto attuatore sarà Anas”. Nel complesso del settore, “per mobilità, infrastrutture e logistica sostenibile, abbiamo già oggi certezza di poter attrarre dalle risorse del Pnrr oltre 750milioni di euro”.

Sul capitolo della rigenerazione urbana “sono già arrivate le prime risorse del Pnrr. Insieme alla collega Spinelli e in accordo col presidente Giani, abbiamo svolto il ruolo di soggetto aggregatore per Comuni sotto i 60mila abitanti. Si tratta di una scelta forte, credo apprezzata, di accompagnare progettualità dei Comuni della Toscana e di non puntare su immobili già di proprietà della Regione. Tre progetti si sono collocati ottimamente in graduatoria: il progetto nuove case negli ambiti territoriali di Calenzano e Sesto Fiorentino; il progetto Cascina e comuni limitrofi e il progetto ‘abitare la valle del Serchio’. Sono già arrivati circa 45milioni di euro, ma voglio ricordare che ad oggi sono 162 i milioni di euro che i Comuni della Toscana hanno conquistato e ci attendiamo, nel caso di un auspicato rifinanziamento di questo bando, che possano essere effettivamente finanziati anche altri progetti per oltre 200milioni per arrivare a un totale di 362milioni”. Fatta la somma delle due branche principali dell’assessorato (rigenerazione urbana e mobilità), spiega Baccelli, “siamo già ampiamente oltre il miliardo di euro in arrivo dal Pnrr”.

Ulteriore sottolineatura sulla vicenda della rigenerazione urbana: “Con Anci abbiamo accolto 15 progetti presentati alla Regione nella prospettiva della partecipazione al bando, ma abbiamo contestualmente scritto a tutti i Comuni della Toscana per proporre una progettualità sulla rigenerazione, perché le occasioni di ulteriori finanziamenti sono oggettivamente straordinarie. Ci saranno le risorse della Regione, con i fondi strutturali dell’Unione europea, ma c’è un disegno di legge presso il Senato che prevederà fondo nazionale pluriennale per importi di 300milioni all’anno. La stessa finanziaria ora in corso di approvazione prevede come primo approccio 300milioni per il 2022. Il recente decreto legge del 6 novembre ha previsto un’integrazione di risorse per 500milioni di euro per quei Comuni che propongono di ridurre situazioni di emarginazione e degrado sociale e sui piani urbani integrati lo stesso decreto prevede oltre 2,4miliardi nella programmazione 2022-2026 con soggetti beneficiari le città metropolitane”. C’è quindi “l’opportunità straordinaria in un periodo finalmente espansivo delle risorse pubbliche di accompagnare una progettualità forte di tutti i soggetti, in particolare degli enti locali”.

Per quanto riguarda la programmazione dei fondi strutturali, l’atto di riferimento è la decisione di Giunta del 26 luglio. Gli obiettivi prioritari sono per un’Europa più verde (obiettivo 2) e per un’Europa più connessa (obiettivo 3). La stima delle risorse che arriveranno ai settori mobilità è del 9 per cento del complessivo destinato alla Toscana (1,2miliardi), pari a circa 105milioni per il sistema tranviario, ciclabili, rinnovo autobus. Per il settore urbanistica è previsto circa l’8 per cento (circa 95milioni di euro) destinati alla rigenerazione urbana”.

La vicepresidente Anna Paris (Pd) pone la questione dell’elettrificazione per la linea ferroviaria Empoli-Siena: “che è prevista, ma mi domando se non sia piuttosto il caso di pensare al futuro che è legato all’idrogeno”. La questione sull’idrogeno, spiega Baccelli, “non riguarda al momento il finanziamento, ma i tempi di realizzazione. È necessario un meccanismo di filiera per lo stoccaggio e la produzione di energie rinnovabili. Il tema è molto interessante, la risposta oggi non l’abbiamo, dovremo capire l’evoluzione. In Toscana, il progetto pilota è sulla Faentina. In prospettiva sarà affrontato anche su altre linee a binario unico di montagna. In generale, l’idrogeno sarà un’opportunità per i tratti più sfortunati della rete ferroviaria, darà l’occasione di superare gap verosimilmente anche con minori oneri economici”. Il consigliere Andrea Vannucci (Pd) chiede “aggiornamenti sull’ipotesi della tratta a idrogeno Firenze-Faenza”. Al momento, spiega Baccelli, “il progetto è ancora da costruire. L’ipotesi del Governo è che ci siano sei-sette progetti pilota in Italia. La Toscana ne fa parte, Rfi è coinvolta. C’è l’indirizzo della Regione verso un progetto pilota sulla faentina, i Comuni sono non solo d’accordo, ma anche propositivi, stanno dando supporto di idee e contenuti.”.

“Quella prospettata dall’assessore è una quantificazione significativa, collegata ai risultati acquisiti”, dice il presidente della commissione Europa, Francesco Gazzetti, che in collegamento con l’azione della Giunta regionale, propone la redazione di un documento “con una piattaforma di proposta ulteriore” rispetto a quanto già delineato per il Pnrr, “su temi che possono interessare diversi territori della nostra Regione. Mi riferisco ad esempio alle infrastrutture ferroviarie e alla necessità di arrivare al completamento delle dotazioni infrastrutturali, anche in rapporto con Rfi sui temi delle progettazioni e dei contratti di programma”. Un intervento, che può arrivare con il contributo della commissione, utile a “lanciare un messaggio a quelle parti del territorio che potrebbero non ritrovarsi ricomprese direttamente nei finanziamenti del Pnrr”, per rendere evidente che “l’approccio nuovo a livello europeo, anche per volontà della Regione avrà un suo ritorno e soprattutto è una priorità a livello regionale”. Un modo di “rafforzare la programmazione e le richieste della Regione per rispondere alle sollecitazioni dei territori. Anche sull’idrogeno – conclude Gazzetti – può arrivare un contributo di idee e proposta da questa commissione”.

“È molto interessante ragionare su una progettualità ulteriore, su una visione verso la quale ci dobbiamo indirizzare per avere una mobilità migliore in Toscana”, concorda l’assessore. “Ddobbiamo ad esempio studiare insieme un modello di miglioramento della mobilità pubblica per la Toscana diffusa: mobilità più leggera, tratte ferroviarie con un sistema di metropolitana di superficie, anche per comuni capoluogo di medio-grande dimensione che non siano l’area metropolitana di Firenze. Ci stanno arrivando idee e progettualità da Livorno, da Pisa, da Lucca. Dobbiamo dialogare di intermodalità, pensare a modelli alternativi innovativi”. Baccelli ricorda ancora che a Livorno “l’autorità portuale ha finalmente fatto il bando sulla Piattaforma Europa, che richiederà la realizzazione dello scavalco ferroviario, ma penso anche al by pass verso Pisa e Collesalvetti, una infrastruttura da oltre 450milioni di euro”. Intervento che non possono rientrare nei finanziamenti del Pnrr: “Come Regione abbiamo presentato con forza questa proposta a Rfi. La risposta è stata che essendo in fase preliminare di progettazione non avrebbe rispettato il limite dell’agosto 2026. Ecco perché mi viene da dire che questa opera debba essere una priorità nel nuovo contratto di programma proprio con Rfi”.

La commissione Europa tornerà a riunirsi il 10 dicembre, con l’audizione dell’assessore regionale a infrastrutture digitali, rapporti con gli enti locali e sicurezza, Stefano Ciuoffo.