Rinnovabili

Piemonte, approvato il Pear

Siccità in pianura padana: Po e affluenti ai livelli minimi dal 1972
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Allineerà il Piemonte al PNIEC nazionale

Il Consiglio regionale ha approvato a maggioranza il Piano energetico ambientale regionale (Pear). La proposta di deliberazione, presentata in Aula nella seduta del 2 marzo dall’assessore Matteo Marnati, ha due obiettivi: orientare le politiche regionali in ossequio al Piano nazionale integrato per l’energia e il clima; sostenere e promuovere un’intera filiera industriale di ricerca.

Tra le fonti, i tre assi principali sono: il rafforzamento della filiera corta della biomassa; spingere sul settore idroelettrico; promuovere l’energia solare. Sarà, comunque, dato spazio anche per la produzione da energia eolica e lo sfruttamento del biogas.

Il Pear ha come scopo, quindi, la riduzione dei consumi di energia del 30% entro il 2030 e portare al 50% le rinnovabili, solo elettriche, rispetto all’obiettivo totale del 27,6 %.

In generale i quattro settori principali sono: le fonti rinnovabili; l’efficienza energetica principalmente agendo sugli edifici civili e sui trasporti; le reti e la generazione distribuita; il potenziamento della green economy.

Rispetto all’obiettivo posto dal Governo di avere almeno un 15% di produzione da energie rinnovabili nell’anno 2020, Il Piemonte ha già raggiunto il 18%.

La votazione finale si è svolta dopo che sono stati respinti tutti gli atti d’indirizzo collegati presentati da Marco Grimaldi (Luv).

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