I 20 milioni per i progetti arrivano dai fondi del Psr per il biennio di transizione.
Si guarda alla filiera del legno ma anche a castagne, nocciole e tartufi
Anche alla luce della Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, la Regione Piemonte dovrà gestire in modo sostenibile il suo milione di ettari di foreste. Ci sono 20 milioni a disposizione per questo obiettivo. È quanto ha sottolineato l’assessore regionale alle Foreste e alla Montagna Fabio Carosso in Terza commissione (presidente Claudio Leone) che si è riunita per l’espressione del parere consultivo sul Documento di economia e finanza 2022-2024 (Defr).
I boschi diventeranno anche motore di sviluppo grazie alle attività imprenditoriali come quelle legate alla filiera del legno, alla produzione di castagne e nocciole e al settore tartufigeno, vero e proprio ambasciatore del “made in Italy” nel mondo.
Come ha ricordato Carosso, si agirà con i fondi europei e con il Piano di Sviluppo rurale (Psr), in sinergia con il mondo agricolo e all’insegna della semplificazione. L’assessore ha poi riassunto la ripartizione economica: 500 mila euro è l’introito dei tesserini del settore tartufigeno reinvestiti, 250 mila euro per la convenzione con i Carabinieri forestali mentre i 20 milioni per i progetti arrivano dai fondi del Psr per il biennio di transizione.
Per quanto riguarda le politiche a sostegno della montagna e del suo ripopolamento, Carosso ha ricordato il bando che stanzia contributi per trasferirsi in un paese d’alta quota, la cui scadenza il prossimo 15 dicembre. Ci sono 10 milioni di euro per consentire a chi risiede in un Comune italiano non montano e intende acquistare o recuperare in un paese montano del Piemonte con meno di 5.000 abitanti un immobile da rendere prima casa, trasferendovi la propria residenza, di ottenere un contributo da 10.000 a 40.000 euro. I Comuni montani con meno di 5.000 mila abitanti sono 465 (48 in provincia di Alessandria, 12 in provincia di Asti, 48 in provincia di Biella, 132 in provincia di Cuneo, 3 in provincia di Novara, 132 in provincia di Torino, 66 nel Verbano-Cusio-Ossola, 24 in provincia di Vercelli).
Sono intervenuti per delucidazioni Marco Grimaldi (Luv), Valter Marin, Angelo Dago, Matteo Gagliasso, Andrea Cane, Paolo Demarchi (Lega), Francesca Frediani (M4o) e Carlo Riva Vercellotti (FdI).