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Pichetto Fratin, priorità MASE: decreto “FER 3” e aree idonee 

Il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica ha presentato in Parlamento le linee programmatiche del suo dicastero. Sul fronte decarbonizzazione, impegno per sostenere il risparmio energetico e lo sviluppo delle rinnovabili

Pichetto Fratin priorità MASE
Credits: Camera dei Deputati

L’audizione del ministro Pichetto Fratin davanti alle Commissioni Ambiente e Attività produttive

(Rinnovabili.it) – “Per raggiungere elevati livelli di indipendenza energetica nazionale è necessario un percorso di crescita esponenziale delle fonti rinnovabili”. Lo ha ricordato ieri alle Commissioni riunite Ambiente e Attività produttive della Camera il ministro all’Ambiente e Sicurezza Energetica (MASE), Gilberto Pichetto Fratin, audito sulle linee programmatiche del suo dicastero. Nel suo intervento il ministro ha toccato una lista di argomenti prioritari, dalla tutela del suolo e dell’acqua alla mobilità sostenibile. Riservando ovviamente un capitolo al tema della decarbonizzazione e delle energie rinnovabili.

Le priorità? Innanzitutto mettere in sicurezza il paese che, lato energia, si traduce nella promozione di politiche attive di riduzione della domanda favorendo l’efficienza energetica. Su questo versante il numero uno del MASE ha elencato una serie di interventi applicabili dalla semplificazione delle procedure di accesso ai Certificati bianchi all’ampliamento dei beneficiari e dei lavori incentivabili in Conto Termico; fino alla possibilità di approvare incentivi ad hoc per la Cogenerazione ad alto rendimento in caso di interventi di rifacimento e potenziamenti degli impianti esistenti.

In tema di energia pulita, il ministro Pichetto Fratin punta invece i riflettori sulla necessità di velocizzare lo sviluppo dei nuovi progetti. “In primo luogo, è intenzione del Governo dare rapida e compiuta attuazione al d.lgs. 8 novembre 2021, n. 199 […] attraverso la definizione dei criteri per l’individuazione da parte delle Regioni e delle Province Autonome delle aree idonee all’installazione di impianti”.

Sul tavolo del dicastero c’è anche il Decreto FER 2, il provvedimento recante gli incentivi alle tecnologie meno mature. L’atto ha ormai diversi anni di ritardo alle spalle e deve necessariamente trovare una chiusura nel minor tempo possibile. Nel frattempo il MASE apre anche alla possibilità di un ‘Decreto FER 3‘. “In questo stesso ambito, è intenzione affiancare un nuovo decreto FER per continuare l’incentivazione delle tecnologie più mature e con costi fissi bassi o comunque suscettibili di sensibile riduzione, come eolico e solare. A tal proposito l’attuazione della delega conferita al Governo dall’articolo 26 dell’ultima legge annuale per la concorrenza offre un’opportunità importante per il riordino e la semplificazione normativa in materia di rinnovabili”. Pichetto Fratin ha sottolineato anche l’intenzione dell’esecutivo di sostenere la diffusione dell’agrivoltaico e della produzione di biometano.