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Picco emissioni globali nel 2023, se continuiamo a sostenere pv, eolico ed EV

L’analisi di scenario di Climate Analytics calcola che proseguire con politiche come quelle attuali di sostegno a eolico e solare, all’elettrificazione dei trasporti, e il rispetto dell’impegno contro le emissioni di metano, dal 2024 i gas serra globali inizieranno a scendere. Ma non è abbastanza per rispettare gli 1,5°C: al 2030, le emissioni scenderebbero solo del 10% sui livelli del 2019, invece che del 43% indicato come necessario dall’IPCC

Picco emissioni globali: potrebbe arrivare già nel 2023
Foto di Tim van der Kuip su Unsplash

Il picco del gas sarebbe l’anno prossimo, quello del petrolio nel 2025

(Rinnovabili.it) – Ci sono ottime probabilità che il picco di emissioni globali sia dietro l’angolo: potremmo raggiungerlo già quest’anno. Ma anche se questo parametro chiave della transizione andasse a posto – l’IPCC sostiene che i gas serra devono iniziare a calare non più tardi del 2025 – gli sforzi attuali non basteranno per contenere il riscaldamento globale sotto gli 1,5 gradi. La strada intrapresa, però, per molti versi è quella giusta.

Lo sostiene l’ultimo rapporto di Climate Analytics, che passa al vaglio la traiettoria della transizione ecologica in funzione dello sviluppo delle rinnovabili e di altri settori chiave, a partire dalla mobilità elettrica.

“Riteniamo che vi sia una probabilità del 70% che le emissioni inizino a diminuire nel 2024 se le attuali tendenze di crescita delle tecnologie pulite continuano e se vengono compiuti alcuni progressi per ridurre le emissioni diverse dalla CO2. Ciò renderebbe il 2023 l’anno del picco delle emissioni”, si legge nel rapporto.

Le variabili dietro il picco delle emissioni globali

Una stima che si basa soprattutto sulla curva di aumento della capacità installata di fotovoltaico ed eolico (oltre al rispetto degli impegni globali per tagliare le emissioni di metano). Ai ritmi attuali, i nuovi pannelli e turbine riusciranno a superare ogni anno la crescita della domanda. Con l’effetto di iniziare a rosicchiare la quota delle fossili nel mix energetico globale.

Secondo i calcoli di Climate Analytics, in questo scenario il 2023 potrebbe essere l’anno di picco del carbone, mentre il 2024 potrebbe essere l’anno in cui la domanda di gas raggiunge il massimo, prima di iniziare a calare. E se a pv ed eolico si aggiunge anche l’elettrificazione dei trasporti, ai ritmi di crescita attuali questi tre fattori sarebbero sufficienti per raggiungere il picco del petrolio già nel 2025.

Ma questa inversione di tendenza nella crescita delle emissioni globali, per quanto positiva, non è sufficiente a garantire il rispetto dell’Accordo di Parigi. Nello scenario analizzato nel rapporto le emissioni globali diminuiranno del 10% entro il 2030 rispetto ai livelli del 2019 – meno di un quarto del percorso verso i tagli del 43% che l’IPCC ritiene necessari per mantenere l’obiettivo dell’Accordo di Parigi a portata di mano”.