L’anno scorso, l’energia dal sole e dal vento ha raggiunto il 12% del mix elettrico globale
(Rinnovabili.it) – Già quest’anno possiamo raggiungere il picco di emissioni nella generazione elettrica grazie alla crescita di eolico e fotovoltaico. Lo sostiene il think tank Ember nel rapporto Global Electricity Review 2023, in cui analizza le variazioni del mix elettrico globale e prevede, per la 1° volta, un calo delle fossili svincolato da momenti di crisi acuta (come la recessione del 2007-08 e la pandemia nel 2020).
La traiettoria delle fossili e delle rinnovabili
Il primo dato da osservare è la curva di crescita delle rinnovabili. L’anno scorso, l’energia dal sole e dal vento ha raggiunto il 12% del mix elettrico globale, un valore record, in aumento di due punti percentuali sul 2021. Il fotovoltaico si conferma da 18 anni a questa parte la fonte con la crescita maggiore (+24%), seguito dall’eolico con +17%. Tutte le fonti pulite (incluso il nucleare), nel complesso, valgono il 39%.
“L’aumento della produzione solare globale nel 2022 avrebbe potuto soddisfare la domanda annuale di elettricità del Sudafrica, mentre l’aumento della produzione eolica avrebbe potuto alimentare quasi tutto il Regno Unito”, si legge nel rapporto.
L’aumento della quota rinnovabile ha fatto scendere l’intensità di carbonio del comparto nel 2022 a 436 g CO2/kWh. Ciò nonostante, le emissioni del comparto hanno registrato il nuovo record, salendo di 1,3 punti percentuali sul 2021 a causa dell’aumento della domanda. Ma l’aumento del carbone è stato marginale, mentre il gas si trova su un plateau: le premesse, secondo Ember, per trasformare il 2023 nell’anno del picco di emissioni nella generazione elettrica globale.
Sul carbone, cresciuto dell’1,1%, il dato da sottolineare è che il temuto boom a causa della guerra in Ucraina non si è verificato e i passaggi da gas a carbone sono stati molto contenuti. Mentre per il gas si registra -0,2% e appena 31 nuovi GW di capacità installata, il valore più basso da 18 anni a questa parte.
Siamo al picco delle emissioni nella generazione elettrica?
Su questo sfondo, se già l’anno scorso le rinnovabili avevano coperto l’80% dell’aumento del fabbisogno mondiale, quest’anno potrebbero avere una crescita tale da assorbire tutto l’aumento della domanda. “Con una crescita media della domanda di elettricità e dell’energia pulita, prevediamo che il 2023 vedrà un piccolo calo della generazione fossile (-47 TWh, -0,3%), con cali maggiori negli anni successivi grazie all’ulteriore crescita dell’eolico e del solare. Ciò significherebbe che il 2022 ha raggiunto il “picco” delle emissioni. Una nuova era di riduzione delle emissioni del settore energetico è vicina”, conclude Ember.