Secondo il Centre for Research on Energy and Clean Air, in un anno è aumentata la probabilità che Pechino riesca a tener fede alla promessa di raggiungere il picco emissivo entro questo decennio. Per acciaio e cemento ciò potrebbe avvenire già nel 2025, mentre c’è più incertezza sul settore energetico vista la dipendenza dal carbone
Sondaggio annuale del CREA con 89 esperti di clima e energia
(Rinnovabili.it) – Nonostante i rimbalzi e i nuovi record di gas serra di Pechino, la pandemia di Covid-19 ha accelerato la transizione del paese. Le nuove politiche mettono il gigante asiatico sulla traiettoria giusta per raggiungere il picco emissioni Cina prima della fine di questo decennio. Anche se c’è molta incertezza sulla data esatta e sulla traiettoria che seguirà il carbone.
È quanto emerge dal sondaggio annuale condotto dal Centre for Research on Energy and Clean Air (CREA) tra 89 esperti globali in materia climatica e energetica. Le cui stime sono più ottimiste rispetto a 12 mesi fa. Per il 21% degli esperti intervistati, la Cina raggiungerà il picco di emissioni prima del 2025, opzione che convince il 6% degli esperti in più rispetto all’anno scorso. Contestualmente, la percentuale di esperti che prevede che le emissioni di CO2 della Cina aumenteranno di oltre il 15% rispetto al livello del 2020 prima del picco è scesa dal 69% al 56%.
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Le prospettive sono migliorate in modo significativo per alcuni dei settori a più alta intensità di carbonio. Sull’acciaio, metà degli intervistati ritiene probabile che il picco emissivo arrivi prima del 2025, tra poco più di un anno. Mentre per il cemento la percentuale sale al 60%, con la quota di esperti che ritiene ancora probabile un picco post-2030 che si restringe dal 38% del 2022 al 24% di quest’anno.
Meno chiaro il consenso per le emissioni del settore energetico. “Gli esperti rimangono divisi nelle loro opinioni su quando le emissioni del settore energetico del paese raggiungeranno il picco. Mentre 27 hanno previsto il picco solo dopo il 2030, cinque lo prevedono nel 2030 e 22 credono che il picco avverrà tra il 2026 e il 2030”, si legge nel rapporto. Più di metà degli intervistati, però, ritiene che il picco del consumo primario di energia avverrà entro questo decennio, anche se un terzo (il 34%) è dubbioso considerando l’incertezza esistente sulla traiettoria del carbone, legata allo sviluppo socio-economico del paese.
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“In un contesto di incertezze economiche ed energetiche globali, l’impegno della Cina sul clima non dovrebbe essere meno prioritario. Mentre l’ottimismo circonda le opinioni degli esperti sulla capacità della Cina di raggiungere il picco delle emissioni di carbonio entro il 2030, le sfide legate alla riduzione del livello di picco e al raggiungimento della neutralità del carbonio richiedono un riconoscimento. In quanto importante economia globale e maggiore emettitore di carbonio, la Cina deve attuare maggiori misure di investimento e di regolamentazione per guidare nella promozione della crescita verde”, ha sottolineato l’analista del CREA Chengcheng Qiu.