Secondo un rapporto di Carbon Tracker, preparato insieme al Council of Energy dell’India, anche i mercati emergenti stanno largamente pianificando di soddisfare con le rinnovabili la crescita futura della domanda di elettricità. Abbastanza da far pendere l’ago della bilancia lontano dalle fossili
Anche la Cina raggiungerà il picco delle fossili entro il 2025
(Rinnovabili.it) – Siamo arrivati al picco delle fossili per quanto riguarda la generazione elettrica a livello mondiale. L’ago della bilancia sono le scelte delle economie emergenti, che stanno puntando con decisione sulle rinnovabili e saltano lo stadio dello sviluppo di infrastrutture fossili. Lo sostiene un rapporto di Carbon Tracker realizzato insieme al Council of Energy dell’India.
Nelle economie avanzate, il picco delle fossili nella produzione di energia elettrica è già stato toccato da tempo, nel 2007. Da allora la quota di fossili è scesa del 20%. Ma le economie emergenti seguono criteri diversi e le loro scelte non sono scontate, visto che la priorità dei governi è garantire l’accesso all’elettricità a decine di milioni di persone nei prossimi anni per spingere la crescita.
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Il dato che sottolinea il rapporto è che le rinnovabili sono già la fonte più economica di nuova elettricità nel 90% del mondo, ragion per cui i mercati emergenti – cioè i paesi non OCSE più Cile, Colombia, Messico e Costa Rica – non stanno costruendo grandi infrastrutture elettriche basate sui combustibili fossili. Al contrario, stanno saltando a piè pari questa fase e soddisfano la crescita della domanda con l’energia pulita.
“I mercati emergenti stanno per generare tutta la crescita della loro fornitura di elettricità da fonti rinnovabili”, spiega Kingsmill Bond di Carbon Tracker. “La mossa ridurrà i costi delle loro importazioni di combustibili fossili, creerà posti di lavoro nelle industrie nazionali di energia pulita e salverà milioni di vite perse a causa degli inquinanti dei combustibili fossili”.
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Chi contribuisce, e come, a questo picco delle fossili? La domanda di combustibili fossili per l’elettricità ha già raggiunto il picco o il plateau nel 63% dei mercati emergenti, se si esclude la Cina.
Ma anche nel caso di Pechino il rapporto è ottimista. La Cina rappresenta quasi la metà della domanda di elettricità dei mercati emergenti e, soprattutto, pesa per il 39% della crescita prevista della domanda. Per Carbon Tracker “è sull’orlo del cambiamento”. Se la domanda di elettricità cresce del 4-5% annuo e l’offerta di energia solare ed eolica del 20-25%, come da ritmi attuali, “la domanda di combustibili fossili per l’elettricità in Cina raggiungerà il picco prima del 2025”.