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Cina, picco del petrolio solo nel 2030 e nessun calo del carbone

Le nuove stime dell’Economics & Technology Research Institute (ETRI), il centro di ricerca legato al colosso nazionale dell’oil China National Petroleum Corp (CNPC). Solo l’anno scorso l’istituto fissava il picco al 2025. A trainare la corsa della domanda sarà il settore petrolchimico. Il carbone resterà su un plateau a 3,6-4 mld t/anno per tutto il decennio

Picco del petrolio: la Cina lo rimanda al 2030
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Il picco del petrolio rivisto da 730 a 780 mln t/anno

(Rinnovabili.it) – Il settore petrolchimico terrà alta la domanda di petrolio della Cina per tutto il decennio. Anche se diminuiranno altre voci, come il consumo legato ai trasporti dove l’elettrificazione inizierà a farsi sentire, il picco del petrolio cinese non arriverà prima del 2030. Lo dicono le nuove stime dell’Economics & Technology Research Institute (ETRI), il centro di ricerca legato al colosso nazionale dell’oil China National Petroleum Corp (CNPC).

Le nuove stime sul picco del petrolio cinese

Una doccia gelata, quella che arriva dall’ETRI. In precedenza, infatti, l’istituto aveva disegnato un quadro molto diverso: tetto della domanda nazionale a 730 mln di t l’anno e picco del petrolio entro il 2025. Stime che ben si accompagnavano con le richieste di gran parte della comunità internazionale, ribadite anche durante la COP26. Le nuove previsioni dicono invece che non ci sarà alcun calo in questo decennio, quello definito “cruciale” dall’Onu nella lotta al cambiamento climatico.

Più o meno sulla stessa lunghezza d’onda si collocavano anche i vertici di Sinopec, il gigante cinese del petrolio, che a settembre 2021 prevedeva il picco del petrolio nel 2026, e gli analisti di Rystad. Secondo l’ETRI, invece, il tetto della domanda complessiva cinese di petrolio arriverà fino a 780 mln di t l’anno. Diesel, benzina e kerosene continueranno sulla vecchia traiettoria, toccando il loro picco nel 2025 con 390 mln di t annue. A trainare la richiesta di petrolio nel quinquennio successivo sarà invece il settore petrolchimico.

Dopo il tornante del 2030 la domanda di combustibile per i trasporti inizierà a scendere, complice la diffusione della mobilità elettrica. Al contrario, il petrolchimico continuerà a lavorare allo stesso ritmo e farà entrare la domanda di petrolio per questa voce in un plateau. Piatta resterà anche la curva del carbone per tutto questo decennio: si dovrebbe assestare intorno ai 3,6-4 mld di t annui. Dopo il 2030 anche la fonte fossile più inquinante dovrebbe iniziare a cedere terreno.