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Piante di paulownia per la qualità dell’aria: accordo tra Regione e Herambiente

Nella vasta area che ospita il termovalorizzatore hanno trovato posto 200 piante di paulownia, specie arborea a cui sono riconosciute le maggiori capacità di assimilazione di anidride carbonica e polveri sottili

Di Christian Pirkl – Opera propria, CC BY-SA 3.0 at, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=32574155

Un progetto sperimentale a Ferrara

Bologna – Duecento piante di paulownia per la qualità dell’aria. Regione Emilia-Romagna e Herambiente hanno siglato un protocollo d’ intesa per il monitoraggio degli effetti della piantumazione di alberi di questa specie presso il termovalorizzatore di Ferrara, per realizzare un progetto sperimentale che potrebbe rappresentare un caso pilota nell’ambito degli strumenti funzionali alle politiche di qualità dell’aria.

Oltre che all’incremento della superficie arborea nel territorio, l’iniziativa è tesa alla definizione e realizzazione di uno studio per accertare l’efficacia di queste piante nella mitigazione di alcuni inquinanti atmosferici.

D’altra parte, la paulownia – specie caratterizzata da una crescita estremamente veloce sia della parte legnosa che delle foglie – è stata selezionata proprio per le sue riconosciute capacità di catturare anidride carbonica e polveri sottili.

Nel realizzare la sperimentazione, la Regione e Herambiente potranno anche cooperare con Università ed Enti di ricerca in possesso di conoscenze ed esperienze nel campo, nonché coordinare le attività e i risultati del progetto con quelle sul monitoraggio della qualità dell’aria in ambiente urbano e periurbano condotte da altri soggetti pubblici e privati, comunque in sinergia con Arpae.

Inoltre, il protocollo prevede che in caso di monitoraggio positivo del sistema sperimentato presso il termovalorizzatore di Ferrara, Herambiente ne valuti l’estensione anche in altri impianti.

Sul piano pratico, Herambiente ha provveduto alla piantumazione presso il sito di via Diana delle circa 200 piante messe a disposizione gratuitamente dall’Associazione Paulownia Piemonte, ente no profit che ha come obiettivo la promozione e la diffusione di tale specie in funzione dei relativi benefici sull’ambiente, e si è impegnata a provvedere alla loro manutenzione anche oltre la scadenza triennale del protocollo, conservandole fino alla conclusione del loro ciclo biologico.