Per il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres, i 37 paesi OCSE dovrebbero abbandonare questa fonte fossile non oltre il 2030 per rispettare l’accordo di Parigi
Sono le uniche due economie avanzate senza una data per il phase out del carbone
(Rinnovabili.it) – Stati Uniti e Giappone devono dare un taglio alla loro “dipendenza mortale” dal carbone. Far sparire questa fonte fossile dalla generazione di elettricità è il singolo passo più importante di tutta l’azione globale di contrasto al cambiamento climatico. Parola del segretario generale delle nazioni Unite Antonio Guterres. Il diplomatico portoghese tira le orecchie a due delle maggiori economie mondiali perché dovrebbero dare l’esempio, e invece restano ancora senza un piano per il phase out del carbone.
Molti altri paesi con economie sviluppate hanno già fissato una data di scadenza. La Germania pianifica di continuare a usare il carbone fino al 2038, anche se il piano di sovvenzioni ai produttori per accompagnare la transizione è appena finito sotto la lente della Commissaria UE all’Antitrust Margrethe Vestager. La Gran Bretagna ha messo lo stop al 2024, e persino un paese molto dipendente dal carbone come la Polonia si è deciso a mettere nero su bianco una data (anche se lontanissima: il 2049).
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Per Guterres l’impegno ad ogni modo deve essere corale. Parlando ad un incontro virtuale della Powering Past Coal Alliance, il numero uno del Palazzo di Vetro ha spronato tutti i 37 membri dell’OCSE, l’organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, a fissare il phase out non più tardi del 2030.
“Abbiamo la responsabilità collettiva e urgente di affrontare le serie sfide che derivano dalla velocità e dalla portata della transizione. Le esigenze delle comunità carbonifere devono essere riconosciute e devono essere fornite soluzioni concrete a livello molto locale ”, ha affermato il segretario generale.
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Responsabilità che coinvolge anche la finanza e i grandi investitori. Su questo punto, l’Onu sembra abbastanza soddisfatto. Negli ultimi mesi c’è stata un’accelerazione su questo fronte, con molte iniziative per la finanza verde e il coinvolgimento anche di top player del settore bancario, assicurativo e dei fondi pensione. Per Mark Carney, inviato speciale Onu per clima e finanza, il trend è “incoraggiante” tanto che l’abbandono del carbone sta diventando mainstream.
Secondo Climate Analytics, per rispettare gli impegni presi con l’accordo di Parigi sul clima, entro il 2030 a livello globale l’uso di carbone nella generazione di elettricità deve calare dell’80% rispetto ai livelli del 2010, e tutte le centrali a carbone dovrebbero essere chiuse non più tardi del 2040.