Uno studio pubblicato su Nature Communications stima i costi delle compensazioni per garantire una transizione giusta ipotizzando che anche Cina e India introducano un addio al carbone in tempi compatibili con l’Accordo di Parigi
Oggi le risorse per accompagnare il phase out del carbone arrivano a 209 mld $
Abbandonare gradualmente il carbone a un ritmo compatibile con gli obiettivi dell’Accordo di Parigi costa da 2.400 a 3.200 miliardi di dollari, solo per le compensazioni legate a lavoratori e comunità locali. Cioè proprio quegli accordi sulla “transizione giusta” che, finora, hanno permesso di rendere politicamente sostenibile lo smantellamento dell’industria del carbone. Oggi, per il phase out del carbone, le risorse stanziate arrivano a 200 mld dollari.
Il balzo di un ordine di grandezza? È dovuto a Cina e India, i due massimi consumatori di carbone al mondo. Paesi che finora non hanno messo nessuna data di scadenza al carbone. Estendendo ai due colossi asiatici i parametri usati dagli accordi per la transizione giusta esistenti oggi, uno studio della Chalmers University of Technology ha calcolato l’ammontare complessivo delle risorse necessarie per impostare un phase out del carbone alla velocità richiesta dalle due soglie di riscaldamento globale stabilite con il Paris Agreement.
L’assunto alla base dello studio è che questi accordi, effettivamente, funzionano nell’innescare l’addio al carbone senza lasciare nessuno indietro. I ricercatori hanno raccolto i dati di tutti i paesi che hanno delle politiche per il phase out del carbone in vigore, riscontrando che quelli che ne usano di più e programmano lo stop in tempi più rapidi fanno tutti ricorso alle compensazioni per attutire lo shock in termini di posti di lavoro.
Stimare il costo sociale del phase out del carbone
I 23 paesi identificati rappresentano il 16% delle centrali a carbone globali e, insieme, hanno messo sul tavolo compensazioni per 209 miliardi di dollari. Che, secondo i calcoli degli autori, permettono di risparmiare circa 6 miliardi di tonnellate di emissioni di CO2. Per cui il costo del phase out del carbone per tonnellata di CO2 batte intorno ai 29-46$/t, più basso del costo del carbonio a livelli attuali in Europa (e quindi conveniente).
Senza un addio al carbone anche da parte di Cina e India, però, è sostanzialmente impossibile rispettare le soglie di riscaldamento globale di 2°C e 1,5°C. Secondo lo studio, per non sforare la prima serviranno almeno 2.000 mld $ di compensazioni, mentre per la seconda il totale dovrebbe salire a 3.200 mld $.
“Le compensazioni stimate per Cina e India non solo sono maggiori in termini assoluti, ma sarebbero anche più costose rispetto alle loro capacità economiche”, sottolinea Lola Nacke, co-autrice dello studio.