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Peste suina africana, snellite le indicazioni sulla biosicurezza

“Intendiamo rendere più snelle e chiare le procedure per favorire le azioni del personale incaricato e dei cacciatori nell’espletamento delle loro funzioni – spiega il vice presidente Alessandro Piana

Foto di Paul Henri Degrande da Pixabay

Modificata la gestione dei capi dei suini selvatici abbattuti durante azioni di caccia

Genova. La Giunta regionale, su proposta del vice presidente con delega all’Agricoltura Alessandro Piana e dell’assessore alla Sanità Angelo Gratarola, ha modificato alcuni punti della deliberazione n.938/2022 sulla gestione dei capi dei suini selvatici abbattuti durante azioni di caccia, di controllo e depopolamento in zona di restrizione I per la peste suina africana.

“Intendiamo rendere più snelle e chiare le procedure per favorire le azioni del personale incaricato e dei cacciatori nell’espletamento delle loro funzioni – spiega il vice presidente Alessandro Piana –.

Il tutto per rendere più efficaci e idonee al contesto le prescrizioni adottate per l’eradicazione della peste suina africana e per il raggiungimento del contingente stabilito per il contenimento”.

“Il tema è particolarmente importante perché ha impatti agricoli, di incolumità pubblica e può averli anche sul mercato suinicolo – dichiara l’assessore alla Sanità Angelo Gratarola -.

Questi provvedimenti vanno nel solco di rendere più snelle le procedure per il piano di contenimento nel pieno rispetto delle norme sanitarie”.

Tra queste, in particolare, si prevede l’inserimento delle carcasse in sacche o vasche resistenti ed impermeabili prima di lasciare la zona di caccia e non al momento del recupero facilitando le operazioni in luoghi impervi, la disinfezione dei veicoli di trasporto una volta sola alla fine della giornata di caccia e la pulizia e disinfezione dei congelatori nel caso in cui abbiano contenuto carcasse infette, così come delle celle frigo.