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G20, verso percorsi differenziati per ridurre le emissioni?

Percorsi differenziati per ridurre le emissioni: la nuova proposta al G20
Foto di Brendan Church su Unsplash

La proposta sostituisce quella europea di mettere una data per lo stop ai combustibili fossili

(Rinnovabili.it) – Scegliere tra percorsi differenziati per ridurre le emissioni invece di impegnarsi con una data fissa per eliminare definitivamente i combustibili fossili. È la proposta congiunta a cui stanno lavorando India e Cina in seno al G20 per mettere l’azione globale per il clima su binari nuovi. Tralasciando il nodo – fondamentale – delle fossili per concentrarsi passo dopo passo su cosa ciascun singolo paese può fare per ridurre la sua impronta.

È quanto filtra da alcuni funzionari del governo indiano circa le intenzioni di Nuova Delhi, presidente di turno del G20 nel 2023. Al summit di settembre, riporta l’agenzia Reuters, il comunicato finale potrebbe parlare di azione per il clima in modo diverso e includere l’espressione “percorsi energetici multipli” (multiple energy pathways). Su questa dizione ci sarebbe già una convergenza da parte di Pechino e del Sudafrica.

Cosa significa percorsi differenziati per ridurre le emissioni?

Non si tratta di un cambiamento da poco. La diplomazia del clima lavora con un approccio incrementale e per consenso. I testi dei comunicati finali vengono consolidati e limati parola per parola e, solitamente, i cambiamenti da un anno all’altro sono minimi. Introdurre questa nuova opzione richiede quindi molti sforzi diplomatici per costruire una rete di consenso sufficientemente vasta e forte.

Anche perché queste tre semplici parole cambierebbero di molto le traiettorie climatiche dei singoli paesi. Non esplicitata, ma ben presente, questa opzione suggerisce che siano i paesi più ricchi a doversi far carico delle misure più drastiche – come l’addio alle fossili – mentre quelli in via di sviluppo – come India e Sudafrica – possano adottare strategie meno ambiziose per evitare transizioni troppo brusche e dai costi sociali elevati. In pratica, i percorsi differenziati per ridurre le emissioni sono una interazione delle “responsabilità comuni ma differenziate”, il cosiddetto principio CBDR (common but differentiated responsibilities) che innerva sia lo stesso Paris agreement sia le fondamenta della diplomazia climatica contemporanea (era parte integrante anche del summit della Terra di Rio del 1992).

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