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Parte il progetto MARLESS Italia Croazia, contro i rifiuti marini

Prevista una specifica attività di monitoraggio dei rifiuti spiaggiati e abbandonati con l'adesione dei titolari di concessioni balneari

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Con il coinvolgimento degli operatori del settore balneare

Sono entrate in piena fase operativa le attività sul campo del progetto MARLESS (Interreg Italia Croazia), di cui la Regione del Veneto è partner, che affronta il tema dei rifiuti marini nel Mare Adriatico, grazie all’importante coinvolgimento degli operatori del settore balneare.

“Aderendo a questo progetto – dichiara l’Assessore Regionale allo Sviluppo Economico, Energia e Legge Speciale per Venezia –, il settore delle imprese venete del turismo dimostra ancora una volta la propria sensibilità nei confronti delle tematiche ambientali. Questo conferma un percorso ormai consolidato in Veneto verso una sempre maggiore attenzione alla qualità dell’ambiente e al miglioramento dei servizi offerti ai numerosissimi turisti che frequentano le spiagge della nostra regione”.

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Nell’ambito del pacchetto di azioni previste dal progetto MARLESS, la Regione, in collaborazione con la “Conferenza dei Sindaci del Litorale Veneto”, ha infatti promosso un avviso per raccogliere le manifestazioni di interesse ad aderire al progetto da parte dei titolari di concessioni balneari, da coinvolgere in una specifica attività di monitoraggio dei rifiuti spiaggiati e abbandonati. 

All’iniziativa hanno aderito cinque strutture: Bibione Mare, Consorzio per lo sviluppo e la gestione degli arenili della marina di Caorle, Eraclea Beach, Euro Beach – Jesolo e Camping Village Marina di Venezia di Cavallino Treporti, per le quali è stato appositamente creato il ruolo di MARLESS Ambassador, quale riconoscimento per la disponibilità dimostrata e l’aiuto concreto nelle attività di sensibilizzazione rispetto all’importante tematica della gestione dei rifiuti marini.

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I dati relativi all’attività di monitoraggio dei rifiuti lungo il litorale Veneto, verranno poi raccolti ed elaborati da Arpav (Lead Partner di progetto e responsabile delle attività di monitoraggio) e saranno successivamente utilizzati per individuare nuove linee di intervento, finalizzate a contrastare il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti in mare e sulle spiagge.