Far ripartire al più presto l’iter istitutivo dell’Area marina protetta Penisola Salentina in modo da completare il sistema di aree protette della Puglia e compiere così un ulteriore passo verso la tutela della preziosa biodiversità di questi luoghi, ridando slancio allo sviluppo economico e sostenibile del territorio.
È questo l’appello al ministero dell’Ambiente e agli amministratori locali pugliesi che giunge da Goletta Verde, la storica campagna itinerante di Legambiente che da ventotto anni naviga a difesa delle coste e del mare italiano e che in questi giorni è ormeggiata al porto di Otranto. Della necessità di rilanciare il progetto si discuterà questa sera, alle ore 18.30 al Castello Aragonese di Otranto nel corso della tavola rotonda dal titolo “Un Parco d’amare: verso l’area marina protetta Penisola Salentina”. Interverranno: Luciano Cariddi, sindaco di Otranto; Francesco Bruni, senatore della Repubblica; Sebastiano Venneri, responsabile Mare Legambiente; Nicola Panico, presidente Parco regionale Costa Otranto – Santa Maria di Leuca; Stefano Arzeni, direttore Cea “Terre di Enea” Otranto; Francesco Pacella, presidente Gruppo Azione Costiera Adriatico Salentino; Maria Carmela Giarratano, dirigente ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e Francesco Tarantini, presidente Legambiente Puglia.
L’azione di Legambiente ha lo scopo di completare e valorizzare il sistema delle Aree Marine Protette Pugliesi, affiancando a quelle già attive (Isole Tremiti, Torre Guaceto e Porto Cesareo) anche l’area marina Penisola Salentina, da anni prevista dalla legge, ma mai attuata per lungaggini burocratiche e mancanza di fondi.
«Rimettere in moto l’iter per l’istituzione dell’Area marina della Penisola Salentina è non solo possibile, ma di importanza strategica se si vuole dare ancora di più un segnale di attenzione alla tutela delle splendide risorse naturali di questa terra – dichiara Sebastiano Venneri, responsabile Mare di Legambiente – Oggi, inoltre, c’è la volontà del Comune di Otranto di impegnarsi in questo senso e fare da locomotore e traino di questa ripresa insieme con altre amministrazioni comunali che hanno testimoniato il loro interesse e la disponibilità di un impegno. Non da ultimo c’è un solido appoggio parlamentare, grazie alla presenza del senatore Bruni (ex sindaco di Otranto nella Commissione Ambiente del Senato), che potrebbe sostenere la battaglia per l’istituzione dell’area marina protetta, dopo l’istituzione del Parco regionale costiero, Otranto-Santa Maria di Leuca. Vorremmo finalmente estendere anche a mare questo livello di protezione cosicché la Puglia possa coronare il sistema delle aree marine protette che le leggi nel corso degli anni hanno individuato».
Si potrebbe così arrivare a compiere un importante passo in avanti nella tutela della preziosa biodiversità di questi luoghi oltre a rappresentare una concreta opportunità per lo sviluppo economico e sostenibile del territorio. Conservazione della natura, dunque, ma anche opportunità economiche attenzione sull’importanza delle aree protette e sui benefici sociali, economici e ambientali che da queste derivano, in un territorio che si è già distinto più volte per le politiche di sostenibilità ambientale.
«Con l’incontro odierno vogliamo promuovere in Puglia l’istituzione di una quarta area marina protetta – dichiara Francesco Tarantini, presidente di Legambiente Puglia – Potrebbe essere non solo una risposta alla tutela dei nostri ecosistemi ma pure un valido strumento per favorire lo sviluppo e l’occupazione sul territorio, lanciando ulteriormente il turismo in Salento, unica provincia in Italia ad avere 3 località con le cinque vele di Guida Blu. Si tratta, non a caso, dell’area più volte premiata proprio dalle “5 vele”. E la stessa città di Otranto ha fatto quest’anno il suo ritorno in classifica, al tredicesimo posto, con il massimo riconoscimento della Guida Blu di Legambiente e Touring club Italiano. Il Comune salentino ha cercato, infatti, di consolidare la propria azione amministrativa tesa alle politiche di tutela e valorizzazione del territorio con numerose iniziative a sostegno dell’ambiente. Oggi c’è la possibilità di completare questo percorso con l’istituzione dell’Area marina protetta del Salento, che vede il comune di Otranto tra i soggetti capofila in questa battaglia».