Gli obiettivi UE sulle rinnovabili sono stati aggiornati nel 2021
(Rinnovabili.it) – Accelerare ancora di più la transizione energetica per ridurre in fretta la dipendenza energetica dalla Russia? Oppure ammorbidire gli obiettivi UE sulle rinnovabili, rallentare il Green Deal, e fare ancora affidamento sulle fossili per superare la crisi dell’energia scatenata dall’invasione dell’Ucraina? Il dibattito in Europa è iniziato il giorno stesso dell’invasione e sta spaccando i Ventisette. E li spaccherà ancora di più dopo l’entrata in campo della Commissione con due semplici parole: più rinnovabili.
Lo ha annunciato ieri Frans Timmermans, vice-presidente dell’esecutivo UE con delegata al clima. La Commissione sta lavorando ai dettagli del piano Repower EU che sarà presentato a maggio e conterrà le indicazioni per trasformare il sistema energetico comunitario per far fronte all’emergenza ucraina. E in quel documento, i commissari potrebbero rivedere al rialzo gli obiettivi UE sulle rinnovabili. A inizio marzo, la Commissione aveva già presentato alcune linee guida del piano Repower EU con cui punta a tagliare di 2/3 la dipendenza energetica dalla Russia entro la fine dell’anno. Ma senza dare indicazioni o numeri precisi su eolico e fotovoltaico.
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“Quello che faremo nelle prossime due settimane è lavorare per quella che io chiamo l’iniziativa Repower EU, e come parte di questo vogliamo accelerare la transizione energetica. Quindi in quel contesto potremmo rivedere i nostri obiettivi”, ha detto Timmermans durante una visita al Cairo. Cosa può comportare questa revisione? Timmermans è rimasto molto sul vago, ma ha confermato che ci si può attendere una “più alta percentuale di energia rinnovabile per il 2030”.
Bruxelles ha fissato i nuovi obiettivi sull’energia pulita all’interno del pacchetto Fit for 55 i cui primi provvedimenti sono stati presentati il 14 luglio scorso. La proposta dell’esecutivo è di portare al 40% la quota di rinnovabili sui consumi finali entro la fine del decennio. Il target precedente era fermo al 32%, mentre la quota di energia pulita nel mix elettrico UE nel 2019 batteva attorno al 20%. L’obiettivo del 40% è calibrato sulla volontà di tagliare le emissioni del 55% entro il 2030.
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