Sarebbe l’equivalente di spegnere 214 centrali a carbone
(Rinnovabili.it) – L’IRA non basta a mettere gli Stati Uniti sulla traiettoria giusta per centrare gli obiettivi sul clima del decennio. Ma ci si avvicina parecchio. Con l’Inflation Reduction Act, il pacchetto di misure per stimolare l’economia e accelerare la transizione energetica, Joe Biden potrebbe conseguire un taglio delle emissioni nell’intera economia americana del 35-43% entro il 2030 rispetto ai livelli del 2005.
L’effetto dell’IRA
Un dato che si inizia ad avvicinare agli obiettivi sul clima annunciati nel 2021 dal presidente americano appena insediatosi alla Casa Bianca al posto di Donald Trump: almeno -50%, sempre rispetto ai livelli di gas serra del 2005. Lo ha calcolato l’EPA, l’Agenzia di protezione ambientale degli Stati Uniti.
Secondo l’agenzia, gli effetti dell’IRA potrebbero abbattere le emissioni derivanti dalla generazione elettrica di una forbice compresa tra il 49 e l’83% entro il 2030 rispetto al 2005. Inoltre, è in grado di ridurre le emissioni in tutti i settori, con i tagli più significativi nel settore dell’edilizia residenziale e commerciale, quindi nell’industria e nei trasporti.
Analizzando l’impatto dei circa 391 miliardi di dollari di incentivi per l’energia pulita e altri vettori della transizione energetica previsti fino al 2031, l’EPA calcola che le emissioni nazionali annue di CO2 degli Stati Uniti dovrebbero scendere, nel 2035, a 3,3 miliardi di tonnellate (Gt). Senza l’approvazione dell’IRA, l’agenzia stima che le emissioni sarebbero arrivate a 4,1 Gt. “E’ l’equivalente di spegnere 214 centrali a carbone”, sottolinea il rapporto.
Un’analisi del Rhodium Group pubblicata a luglio 2022, appena prima dell’approvazione dell’IRA, sosteneva che senza una politica climatica articolata e ambiziosa gli Stati Uniti sarebbero riusciti a tagliare le emissioni soltanto del 24-35% entro il 2030. Ad ogni modo, secondo le proiezioni di Climate Action Tracker, affinché le riduzioni degli Stati Uniti siano “eque” e coerenti con l’obiettivo di 1,5 gradi dell’Accordo di Parigi, il taglio dovrebbe arrivare al 57-63% rispetto ai livelli del 2005.