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Obiettivi sul clima, Bruxelles punta ad alzarli a -57% nel 2023

Obiettivi sul clima: l’UE vuole -57% di emissioni, ma solo dopo la COP27
Photo by Jasmin Sessler on Unsplash

Niente aggiornamento degli obiettivi sul clima prima del summit di Sharm el-Sheikh

(Rinnovabili.it) – Bruxelles ritoccherà al rialzo i suoi obiettivi sul clima solo nel 2023. Ma cercherà di arrivare alla COP27 di Sharm el-Sheikh con in tasca alcuni provvedimenti-bandiera. È la conclusione di compromesso a cui sono arrivati ieri i ministri per l’Ambiente dei Ventisette durante l’incontro in cui hanno stabilito la linea comune da tenere al summit sul clima in Egitto, al via il 7 novembre, e alla COP15 sulla biodiversità che si terrà a dicembre a Montréal.

Nelle ultime settimane era circolata la voce che l’UE volesse presentarsi a Sharm con obiettivi sul clima migliorati rispetto al taglio delle emissioni del 55% entro il 2030. Non molto, probabilmente un paio di punti percentuali al massimo. Frutto delle misure prese contro la crisi energetica, a partire da quelle del piano Repower EU. Bruxelles alla fine ha scelto di prendere tempo perché sono ancora in discussione alcuni provvedimenti-chiave del Fit for 55, il pacchetto legislativo che nel complesso deve portare al taglio di CO2 desiderato.

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Ma alcuni di questi provvedimenti potrebbero avere luce verde già prima del 7 novembre, seguendo un iter accelerato che darebbe all’UE qualche carta in più per esercitare perlomeno una moral suasion sui partner durante il summit. “L’UE deve essere il costruttore di ponti e si possono costruire ponti solo se si è considerati ambiziosi”, ha sintetizzato il vicepresidente della Commissione con delega al clima, Frans Timmermans. D’altronde, secondo gli accordi presi alla COP26, tutti i paesi si sarebbero dovuti presentare quest’anno con target migliorati. Ma solo una manciata di stati ha aggiornato i suoi contributi nazionali volontari.

Di quali provvedimenti si tratta? Secondo quanto anticipato da alcuni funzionari europei a Reuters, la corsia preferenziale sarebbe riservata al bando della vendita di auto con motore a combustione entro il 2035 e all’espansione dei pozzi di carbonio europei. Il terzo punto in agenda è l’indicazione di obiettivi sul clima obbligatori per ciascun singolo paese.

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