Rinnovabili • Obiettivi clima 2040: l’UE taglierà l’uso di fossili dell’80% Rinnovabili • Obiettivi clima 2040: l’UE taglierà l’uso di fossili dell’80%

Fossili giù dell’80% in 15 anni con i nuovi obiettivi sul clima al 2040 dell’UE

Prende forma la transizione dalle fossili dell’UE. Entro 15 anni consumi fossili ridotti dell’80%, phase out completo del carbone nel settore energetico e 60% dell’uso residuo di petrolio concentrato nei trasporti. L’agricoltura dovrà tagliare le emissioni diverse dalla CO2 del 30% sui livelli del 2015

Obiettivi clima 2040: l’UE taglierà l’uso di fossili dell’80%
Foto di Afif Ramdhasuma su Unsplash

Il documento sarà presentato ufficialmente il 6 febbraio

(Rinnovabili.it) – Puntare a un taglio delle emissioni del 90% entro il 2040 significa ridurre dell’80% l’uso di combustibili fossili rispetto ai volumi del 1990. Un “phase down” corposo, quello previsto dalla Commissione Europea nell’ultima bozza degli obiettivi sul clima al 2040 anticipata da Reuters. La proposta di Bruxelles sui target climatici intermedi funzionali a raggiungere net-zero a metà secolo sarà presentata il 6 febbraio (insieme a quella sulla CCS industriale) ma gran parte dell’iter legislativo avverrà dopo le elezioni di giugno, quindi con un nuovo esecutivo UE e una nuova composizione dell’Europarlamento.

Se il target di -90% sembra ormai consolidato, la bozza si è arricchita negli ultimi giorni di obiettivi settoriali, indispensabili per assicurare flessibilità ma anche per far procedere in modo armonico la decarbonizzazione del continente. E di valutazioni sull’impatto e sui costi delle politiche da implementare per raggiungere gli obiettivi clima 2040. A partire da quanto costerebbero all’Europa i danni da eventi estremi se non viene rispettata la traiettoria verso 1,5°C: 2.400 miliardi di euro entro metà secolo di costi aggiuntivi.

Gli obiettivi clima 2040 settore per settore

Per quanto riguarda l’uso di fonti fossili, il taglio dell’80% porterebbe, prevede la Commissione, a una diminuzione della bolletta energetica UE di 2.800 miliardi di euro nel periodo 2031-2050, rispetto alla media della spesa sostenuta nello scorso decennio.

Per attuarlo, entro il 2040 il carbone dovrà essere completamente eliminato dal comparto energetico, mentre il 60% dell’uso residuo di fossili in Europa dovrà essere concentrato nel settore trasporti: gomma, navi e aerei. Contestualmente, sempre al 2040 il mix energetico UE dovrà essere virtualmente decarbonizzato, con rinnovabili e nucleare a occupare una quota superiore al 90%. Industria, edifici e comparto energetico, comunque, faranno ancora affidamento sul gas. Fonte per la quale la bozza non specifica alcun target di riduzione o soglia di volume.

Si segnala poi un passaggio su agricoltura e allevamento. Il settore, stima la Commissione, dovrà abbattere del 30% le emissioni diverse dalla CO2 – essenzialmente metano – entro il 2040 rispetto ai livelli del 2015.