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Via libera ai nuovi obiettivi ambientali 2030 dell’Unione europea

L'Europarlamento ha votato l'accordo raggiunto con il Consiglio nel dicembre 2021 sull'ottavo programma generale d'azione dell'Unione per l'ambiente (PAA). Sei obiettivi e la promessa di eliminare tutti i sussidi ambientalmente dannosi

obiettivi ambientali 2030
via Pixabay

I nuovi obiettivi ambientali 2030 dell’UE guardano all’economia del benessere

(Rinnovabili.it) – Via libera agli obiettivi ambientali 2030 dell’Unione europea. Oggi l’aula di Strasburgo ha confermato l’accordo raggiunto con il Consiglio dell’UE sull’ottavo programma generale d’azione dell’Unione per l’ambiente (PAA). E non appena i Ventisette faranno altrettanto (il voto è ormai prossimo), il PPA verrà pubblicato in Gazzetta, entrando in vigore 20 giorni dopo.

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Di cosa si tratta? Del nuovo quadro giuridicamente vincolante che dovrà guidare le politiche ambientali comunitarie fino alla fine di questo decennio. Nel dettaglio, il programma riporta sei impegni prioritari:

  • mitigazione del cambiamento climatico per raggiungere l’obiettivo di riduzione delle emissioni di gas serra al 2030 ;
  • adattamento al cambiamento climatico ;
  • avanzamento verso un’economia del benessere che restituisca al pianeta più di quello che serve;
  • impegno verso l’azzeramento dell’inquinamento, anche in relazione alle sostanze chimiche nocive;
  • protezione, cura e ripristino della biodiversità;
  • riduzione significativa delle principali pressioni ambientali legate all’impronta dei materiali e dei consumi dell’UE, anche attraverso target di riduzione UE 2030.

“L’ottavo PAA fa ‘dell’economia del benessere’ un obiettivo prioritario per il 2030”, spiega la relatrice Grace O’Sullivan (Verdi/ALE). “Si tratta della prima volta nel diritto dell’UE e segna un passo importante nell’allontanarsi dall’ossessiva attenzione insostenibile alla crescita del PIL verso ciò che questa pandemia ci ha mostrato essere invece la cosa più importante di tutte: il benessere delle nostre persone e del pianeta”.

La strategia d’azione per concretizzare gli obiettivi ambientali 2030 sarà ampia. Uno dei punti focali riguarda l’eliminazione graduale dei sussidi dannosi per l’ambiente (SAD). In questo contesto ad istituire un quadro legislativo vincolante per monitorare e riferire sui progressi degli Stati membri verso il taglio degli incentivi ai combustibili fossili. La Commissione dovrebbe anche fissare una scadenza per tagliare tutti gli aiuti pubblici a tali fonti ed, entro il 2023, presentare una nuova metodologia di identificazione dei SAD.

All’Esecutivo UE spetterà anche il compito di monitorare, valutare e riferire annualmente sui progressi compiuti dal Blocco e a livello azionale nel raggiungimento degli obiettivi ambientali 2030. Una revisione intermedia dei progressi è stata fissata per 31 marzo 2024.