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Nuovo PNIEC italiano, aperta la consultazione pubblica

nuovo PNIEC italiano
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 Piano Nazionale Integrato Energia e Clima, è tempo di aggiornamenti

(Rinnovabili.it) – In via di definizione il nuovo PNIEC italiano ma prima di chiudere il documento e inviarlo a Bruxelles, servono anche le opinioni di cittadini, associazioni, stakeholders e istituzioni per garantire un processo informato e inclusivo. Lo fa sapere il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) aprendo la prima consultazione pubblica sul tema.

I nuovi PNIEC dell’Italia e degli altri Paesi UE

Entro il 30 giugno 2023, tutti gli Stati membri dovranno presentare alla Commissione europea i Piani nazionali Integrati Energia e Clima aggiornati. Perché? Perché da quando sono stati elaborati i testi iniziali, le cose sono molto cambiate. L’evoluzione geopolitica ha portato allo scoperto diversi nervi sensibili e non solo in tema di sicurezza energetica.

Per l’Esecutivo von der Leyen è diventato necessario, per non dire obbligatorio, che i piani nazionali colgano le sfide attuali. “Ciò comprende la necessità di diversificare rapidamente l’approvvigionamento energetico, di definire un calendario coerente per lo stoccaggio del gas, di tenere conto della riduzione della domanda di emergenza e degli interventi di emergenza per far fronte agli elevati prezzi dell’energia, rafforzando la solidarietà”.

In altre parole i Paesi UE devono rimettere mano ai propri programmi nazionali per aumentare ulteriormente l’ambizione. Un compito a cui è chiamata anche l’Italia, oggi al lavoro sulla proposta di aggiornamento. Il MASE ha annunciato sabato 6 maggio l’apertura di un questionario consultivo in vista del nuovo PNIEC italiano. Fino al 26 maggio 2023, i cittadini, le associazioni, gli stakeholders e le istituzioni, potranno offrire al governo i propri orientamenti sul tema. Basterà rispondere ad un set di domande a scelta multipla sul sito del GSE (https://www.gse.it/PNIEC)

“Il questionario – fa sapere il dicastero in una nota stampa – rappresenta la fase iniziale di un processo di informazione e condivisione a vari livelli – con cittadini, industrie, operatori del settore, regioni, comuni, parlamento – che durerà fino a giugno 2024, data di presentazione alla Commissione europea della versione definitiva del PNIEC, e che comprenderà anche strumenti di consultazione sul testo più strutturati, come la Valutazione Ambientale Strategica (VAS), e canali istituzionali come la Conferenza Unificata”.

Cosa chiede l’Unione Europea al nuovo PNIEC italiano

L’aggiornamento del PNIEC italiano dovrebbe innanzitutto integrare pienamente gli obiettivi, nuovi e riveduti in materia di clima, rinnovabili ed efficienza del pacchetto «Fit for 55» e del piano REPowerEU, sebbene il processo legislativo per l’adozione non sia ancora concluso. E di definire obiettivi e traguardi per la riduzione delle emissioni di metano e integrare obiettivi più ambiziosi nonché misure di mitigazione e adattamento nei settori dell’uso del suolo, della silvicoltura e dell’agricoltura.

 Non solo. “È necessario – scrive la Commissione Europea – che i PNEC aggiornati incrementino la preparazione e rafforzino le misure nell’UE intese a promuovere la sicurezza energetica collettiva”. Tenendo conto del nuovo regolamento sullo stoccaggio del gas e delle politiche per la riduzione dei consumi. “Gli Stati membri dovrebbero descrivere nei rispettivi PNEC aggiornati in che modo intendono apportare ai consumatori i benefici delle energie rinnovabili meno costose e delle tecnologie a bassa emissione di carbonio”.

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