Il ministro alla Transizione Ecologica fornisce gli ultimi dati sul comparto FER in vista del passaggio di testimone
(Rinnovabili.it) – Cresce la domanda di nuovi impianti rinnovabili in Italia e gli sviluppatori sono pronti a cogliere al balzo l’opportunità, approfittando delle nuove semplificazioni governative e delle “favorevoli” condizioni del mercato elettrico. Se non fosse per un problema: le strozzare nella catena di approvvigionamento iniziano a farsi sentire. Lo ha ricordato ieri anche il ministro alla Transizione Ecologica Roberto Cingolani, presentando in conferenza stampa il Piano gas e la situazione energetica del Belpaese.
I dati nel complesso appiano positivi ma per ora quelli legati alle fer rimangono in gran parte ancora su carta. Secondo quanto riferito dal numero uno del MiTE, le richieste di allacciamento dei nuovi impianti rinnovabili, relative agli ultimi 7 mesi fino al 30 giugno di quest’anno sono arrivate a circa 9 GW. “Ma vi faccio notare – sottolinea Cingolani – che non è possibile installarle tutte in un anno per mancanza di pannelli e materie prime. Il collo di bottiglia è diventato il fatto che non abbiamo a disposizione il materiale dalla Cina. Questa è una dipendenza con cui dovremo fare i conti in futuro, come per le batterie”.
Nuovi impianti rinnovabili in Italia, tra FER 2 e semplificazioni
Nonostante ciò il trend appare positivo, soprattutto se confrontato con il 2021 quando i nuovi impianti rinnovabili in Italia avevano aggiunto solo 1,36 GW di aggiunte. E nel 2020 il numero era ancora più basso. “Si tratta di un’accelerazione che non ha precedenti e che fa ben sperare – se continuiamo di questo passo – per la decarbonizzazione. Ogni volta che installiamo 8 GW di impianti sono 2-2,5 di m3 di gas che si possono risparmiare”.
Per il ministro, i prossimi mesi vedranno persino un’ulteriore incremento delle domande grazie ai nuovi interventi normativi in programma. “Con il provvedimento FER 2, al momento all’esame in Conferenza Unificata, fra biogas, carburanti sintetici e geotermico potremmo avere un’ulteriore accelerazione della generazione rinnovabile”. Non solo. “Stiamo per liberalizzare sui tetti fino a 200 kW [di fotovoltaico] per uso privato, sino a 10 MW per le imprese”. “Dobbiamo continuare così e tenere fede al programma che vuole 70-80 GW nei prossimi 8-9 anni, e che ci porta essenzialmente a raddoppiare l’offerta di green energy”, ha concluso Cingolani. “Spero che chi venga dopo faccia ancora di più”.