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L’Estonia dice addio allo shale oil e abbraccia il nucleare

Nucleare: in Estonia il primo reattore modulare di piccola taglia europeo
Foto di Makalu da Pixabay

Tallinn installerà un reattore nucleare modulare di piccola taglia (SMR)

(Rinnovabili.it) – Dallo shale all’atomo. L’Estonia si affida al nucleare per impostare la rotta sulla transizione energetica e scrollarsi di dosso l’inquinante eredità sovietica. Il paese baltico ospiterà il primo reattore modulare di piccola taglia del continente (Small Modular Reactor, SMR). Sarà operativo in circa 10 anni e sarà situato sulla costa occidentale, a 100 km dalla capitale Tallinn.

Il progetto è gestito dalla compagnia nazionale Fermi Energia ma non è ancora chiaro quali altre aziende entreranno nell’operazione. Alcune fonti citano le americane NuScale power e Ultra Safe Nuclear, altre menzionano invece la giapponese Hitachi e Rolls Royce.

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L’Estonia ha un primate negativo tra le economie dei Ventisette: è quella con la maggior intensità di carbonio. Questo dipende da un mix energetico fortemente calibrato sullo shale oil, le sabbie bituminose di cui il suolo del paese baltico abbonda. La sua estrazione garantisce ad oggi circa il 70% dell’energia di cui il paese di 1,3 milioni di abitanti ha bisogno. In più, la generazione di elettricità si appoggia a fonti fossili per l’85%, in gran parte perché fa ancora affidamento su impianti di epoca sovietica.

Nel 2017 il paese ha pubblicato la sua politica climatica al 2050 in cui prevede di tagliare le emissioni del 70% già entro il 2030. Ciò nonostante, inizialmente Tallinn aveva fatto resistenza al Green Deal e ai suoi obiettivi climatici incardinati sulla neutralità entro metà secolo, schierandosi sul fronte del no insieme a Polonia, Ungheria e Repubblica Ceca. Salvo poi abbracciare il piano della Commissione europea dopo aver ottenuto che il ruolo di commissario all’Energia finisse all’estone Kadri Simson.

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Il reattore nucleare modulare di piccola taglia che Fermi Energia installerà nel paese sarà di terza generazione. Solo pochi giorni fa la compagnia aveva annunciato che i modelli di quarta generazione, su cui sta lavorando, potrebbero essere pronti nel 2035.

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