Regione avanti con valorizzazione fonti rinnovabili
Nucleare, dibattito su basi scientifiche. L’assessore all’Ambiente e Clima di Regione Lombardia è intervenuto nell’aula del Consiglio regionale in merito alla mozione presentata dai partiti di minoranza avente per oggetto la ‘Contrarietà di Regione Lombardia alla possibilità di sviluppo dell’energia nucleare’ e ha illustrato la posizione della Giunta al riguardo.
Leggi anche Cingolani contro tutti: sì nucleare, ambientalisti oltranzisti peggio della crisi climatica
“Regione Lombardia – ha affermato l’assessore – non ha una preclusione ideologica nei confronti del nucleare. Il giorno in cui ci saranno tecnologie che ne garantiscono l’adozione in condizioni di assoluta sicurezza, con modalità idonee e accettabili dalla popolazione, in un luogo adatto, si faranno le valutazioni del caso. Anche sulle opportunità che sarà in grado di offrire la tecnologia, se pulita e accoglibile”.
“Tali valutazioni terranno conto sia delle esigenze di sicurezza e di tutela ambientale, che delle esigenze economiche a tutela dei consumatori. A oggi, sicuramente Regione Lombardia intende portare avanti le scelte di valorizzazione delle Fonti energetiche rinnovabili (Fer) già contenute nel Piano regionale energia ambiente e clima”.
Nucleare dibattito basi scientifiche
L’assessore nel suo intervento ha sviluppato una serie di argomenti e messo a disposizione dati sui consumi energetici lombardi e del nostro Paese. Nonché sulle prospettive nel medio e lungo periodo. Ha portato quindi ad esempio altre esperienze europee, per evidenziare una serie di ragioni che giustificano e spingono per un affronto dei temi più attento. Meno ideologico e pregiudiziale.
Mozione respinta
“Per questo – ha precisato l’assessore all’Ambiente e Clima – bene ha fatto il Consiglio regionale a respingere una mozione. La quale, anziché favorire una discussione pacata, fondata su basi scientifiche e argomenti ragionati, chiudeva ideologicamente qualunque dibattito sul tema del nucleare”.
Discussione non nel merito
“Probabilmente – ha concluso – a qualche gruppo politico non interessava fare una discussione nel merito. Ma solo una sceneggiata a favore di telecamere. Che anche in quest’occasione, infatti, non hanno mancato di mettere in campo. E questa purtroppo è la cifra della loro serietà”.
ama