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Montagna e sistema rurale, assessori Rolfi e Sertori: parte strategia Arest

Il percorso consente l’azione integrata e coordinata tra Regione e un partenariato istituzionale pubblico-privato

Foto di Emanuele Arrigoni da Pixabay

Al via la strategia di rilancio economico e di sostegno al sistema rurale e ambientale per i territori montani

La Giunta regionale della Lombardia ha approvato la manifestazione di interesse finalizzata ad attuare la strategia di rilancio economico e di sostegno al sistema rurale e ambientale per i territori montani, da attuarsi attraverso lo strumento dell’Accordo di rilancio economico sociale e territoriale (Arest).

Azione integrata Regione e partenariato pubblico-privato

Il percorso consente l’azione integrata e coordinata tra Regione e un partenariato istituzionale pubblico-privato utile a far emergere le potenzialità di rilancio economico, sociale e territoriale presenti nell’ecosistema regionale.

Rolfi: una sinergia virtuosa

“Vogliamo promuovere una sinergia pubblico-privato – ha dichiarato Fabio Rolfi, assessore regionale lombardo all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi – in grado di valorizzare l’agricoltura di montagna, partendo dalla filiera lattiero-casearia e dall’innovazione nelle filiere tradizionali. Siamo interessati infatti anche al recupero e valorizzazione di produzioni locali. Quali castanicoltura, olivicoltura, frutticoltura e agrumicoltura, di particolare rilevanza anche per gli elementi storici del paesaggio agrario e della biodiversità”. “Dare una rilevanza economica all’agricoltura d’alta quota – ha aggiunto – è fondamentale per salvaguardare le tradizioni enogastronomiche e soprattutto per contrastare lo spopolamento delle montagne”.

Sertori: continuiamo il rilancio economico dei territori montani

“Attraverso uno degli strumenti di programmazione negoziata regionale – ha detto Massimo Sertori, assessore regionale a Enti locali, Montagna e Piccoli Comuni – continuiamo nel percorso di rilancio economico e di sostegno al sistema rurale nei territori montani lombardi. “Vogliamo innescare un sistema virtuoso – ha continuato Sertori – per far sì che i nostri agricoltori restino a lavorare in montagna. E si creino opportunità anche per i giovani. Anche così riusciremo infatti ad invertire finalmente il trend dello spopolamento”.

Partenariato

Si invitano pertanto uno o più enti locali, anche congiuntamente, costituendosi in forma di partenariato pubblico privato anche con gli operatori economici, a presentare proposte di Arest, con l’obiettivo di implementare e sviluppare le filiere produttive basate sull’ottenimento di prodotti di qualità. Che valorizzino quindi il patrimonio forestale lombardo e sull’impiego a fini energetici delle biomasse. I partenariati devono essere espressione del territorio, e comprendere soggetti che assumono un ruolo attivo, anche come promotori, nella proposta di Arest.

Chi partecipa

Partecipano ai partenariati: soggetti pubblici; imprese e reti di impresa; associazioni; fondazioni. Le proposte di Arest dovranno prevedere interventi per un impegno complessivo massimo di 6 milioni di euro.

Competitività delle imprese

“I progetti – ha concluso Rolfi – dovranno essere finalizzati alla competitività delle imprese, alla valorizzazione dell’attrattività e della competitività dei territori e alla sostenibilità ambientale delle filiere”.

gus