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Mongefitofor, cosa ha fatto il progetto Interreg italo-svizzero in VdA

Oltre alla definizione di standard per il monitoraggio, sono previste attività di ricerca applicata che consentiranno di predisporre linee guida per la gestione di queste problematiche

Foto di Marc Pascual da Pixabay

Affrontate emergenze fitosanitarie come la processionaria del pino, il deperimento del frassino e le criticità sul castagno

L’Assessorato dell’Agricoltura e Risorse naturali comunica che si è riunito ieri, martedì 16 marzo, il Comitato di pilotaggio del progetto Interreg Italia-Svizzera MONGEFITOFOR – Linee Guida per il monitoraggio e la gestione delle emergenze fitosanitarie nelle foreste delle Alpi centro-occidentali, per fare il punto sull’avanzamento delle attività e per definire le prossime iniziative in programma.

Il progetto, di durata triennale e del valore complessivo di circa 1 milione di euro, ha l’obiettivo di affrontare in modo sinergico alcune tra le principali emergenze fitosanitarie presenti nelle foreste delle Alpi centro-occidentali, tra le quali la processionaria del pino, il deperimento del frassino e le criticità sul castagno. Oltre alla definizione di standard per il monitoraggio, sono previste attività di ricerca applicata che consentiranno di predisporre linee guida per la gestione di queste problematiche. I partner coinvolti sono il Corpo forestale della Valle d’Aosta, che è anche capofila del progetto, il Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari dell’Università di Torino, l’Istituto federale di ricerca per la foresta, la neve e il paesaggio di Zurigo, l’Ufficio foreste e pericoli naturali del Cantone Grigioni e la Sezione Forestale del Cantone Ticino.

I boschi contribuiscono alla stabilità idrogeologica dei versanti, al mantenimento della biodiversità, alla conservazione di un paesaggio che diventa sempre più bene primario, e non solo per le comunità locali, ma per tutti coloro che in questi nostri territori cercano riposo e svago, senza dimenticare il loro valore economico per la produzione di legname – ha detto l’Assessore Davide Sapinet introducendo l’incontro.
Alla luce di tutto ciò – ha aggiunto l’Assessore Sapinet – è necessario mantenere un efficace e costante monitoraggio sulle emergenze fitosanitarie ed è importante farlo in modo congiunto e sinergico, in quanto la collaborazione ci permette di condividere problematiche e soluzioni e di mettere a sistema esperienze e competenze.

Nel corso della riunione, sono stati analizzati i primi avanzamenti del progetto, iniziato lo scorso anno, tra i quali l’implementazione della rete di monitoraggio attraverso l’installazione di centraline meteo che rilevano lo sviluppo fenologico degli agenti parassitari. È stato anche programmato il coinvolgimento di un entomologo e di un fitopatologo, già individuati a seguito di una selezione, che in estate analizzeranno i dati raccolti in cantieri pilota nelle regioni coinvolte.

In particolare, soprattutto su sollecitazione della Valle d’Aosta, è stato deciso di porre una particolare attenzione al monitoraggio e allo studio della processionaria del pino, la cui presenza negli ultimi anni ha interessato in modo importante le pinete della media e alta valle. Benché le misure messe in atto dall’Amministrazione regionale abbiano consentito di riportare la popolazione della processionaria a numeri più in equilibrio con l’ambiente, il fenomeno deve essere costantemente tenuto sotto controllo.

Tutte le ricerche e i risultati dei monitoraggi saranno pubblicati su un sito internet e sarà realizzata un’applicazione per smartphone, attraverso la quale raccogliere le segnalazioni dei cittadini. L’attività di divulgazione sarà particolarmente curata, con l’obiettivo di stimolare la consapevolezza del valore del patrimonio forestale quale bene comune e di incoraggiare comportamenti corretti da parte di tutti.