Rinnovabili • Miniera di carbone in Cumbria: farà fallire i target sul metano di Londra

La miniera di carbone in Cumbria seppellisce Londra sotto una montagna di metano

Nel 2021, Londra ha ospitato la Cop26 con l’obiettivo di cancellare gradualmente il carbone. Un anno dopo ha deciso di aprire la prima miniera in 30 anni. Tornano indietro le lancette dell’orologio, va avanti il conto delle emissioni di metano: almeno 17.500 t l’anno

Miniera di carbone in Cumbria: farà fallire i target sul metano di Londra
crediti: West Cumbria Mining

2,8 mln di t di coke l’anno saranno estratti dalla miniera di carbone in Cumbria fino al 2049

(Rinnovabili.it) – La nuova miniera di carbone in Cumbria farà fallire alla Gran Bretagna l’obiettivo di riduzione delle emissioni di metano. Londra aderisce alla Global Methane Pledge e ha promesso di tagliare questo gas serra dall’altissimo potere climalterante del 30% entro il 2030. Ma la miniera, la prima approvata in UK da 30 anni a questa parte, produrrà almeno 17.500 t di CH4 l’anno. Troppe per essere compensate da tagli altrove, anche se consistenti.

“L’eliminazione graduale del carbone sporco ha contribuito a rendere il Regno Unito un leader mondiale nella riduzione delle emissioni di carbonio e metano dal 1990”, commenta Dustin Benton, policy director di Green Alliance, un think tank britannico che ha appena pubblicato un rapporto sulla miniera di carbone in Cumbria.

“Ma stiamo invertendo la rotta sul metano: questa decisione è la prima che contraddice direttamente i progressi del Regno Unito verso l’impegno globale sul metano. Per garantire che la miniera non comprometta il nostro impegno, il governo deve far pagare agli operatori della miniera il metano che non riescono a catturare”, precisa Benton.

I non detti del governo UK sulla miniera di carbone in Cumbria

Londra ha dato luce verde al sito minerario a fine dicembre 2022 e afferma che sarà carbon-neutral. Come? Contando solo le emissioni generate dalle operazioni in miniera, non quelle che derivano dalla combustione del carbone estratto. Che è destinato principalmente alle acciaierie europee. Ma anche sulla possibilità di catturare fino al 95% delle emissioni di CH4 generate dal sito, come promette il governo, ci sono dubbi. Le tecnologie disponibili oggi non vanno oltre un tasso di cattura del 50%.

L’apporto in metano della miniera di carbone in Cumbria sarà equivalente a quello prodotto dalla fermentazione enterica di circa 200mila vacche, calcola il think tank. Il paragone non è causale: per rispettare la Pledge, Londra dovrebbe fare tagli ulteriori in altri settori, a partire proprio dall’allevamento. Un punto su cui il governo tace. Oltre al metano, la miniera genererà ovviamente anche CO2: 400mila t di anidride carbonica l’anno fino al 2049.