Le novità del Decreto legge Milleproroghe 2023
(Rinnovabili.it) – Per la normativa italiana è tempo di rimandi. Come da tradizione, ogni dicembre il Governo in carica prepara il consueto decreto-legge salva scadenze di fine anno, meglio noto come Milleproroghe. Uno strumento nato inizialmente come misura straordinaria ma diventato a partire dal 2005 appuntamento fisso per l’Italia. Non fa eccezione l’esecutivo Meloni che, su proposta della stessa Premier, ha approvato ieri in Consiglio dei Ministri i DL Milleproroghe 2023. Oltre 20 articoli che toccano tutti i macrotemi di governo posticipando l’entrata in vigore di disposizioni normative o prorogando l’efficacia di leggi in scadenza.
Una lunga bozza che tuttavia riporta ben poche novità sui fronti energia ed ambiente. Entrando nel dettaglio il Milleproroghe 2023 interviene nell’ambito “inquinamento e bonifica”, posticipando il termine per la riperimetrazione dei siti contaminati di interesse nazionale, in scadenza al 31 dicembre. E prorogando fino al 18 aprile 2024 il termine temporale per le autorità incaricate da Regioni e enti locali per redigere e trasmettere i Piani d’Azione per il rumore ambientale di agglomerati e assi stradali/ferroviari. La bozza sposta al 30 giugno 2024 anche il termine previsto in materia di riqualificazione e riconversione del Polo industriale di Piombino. Qualche concessione viene offerta anche ai trasporti inquinanti. Il testo rinvia al 1° gennaio 2024 il divieto di circolazione per i veicoli a motore delle categorie M2 e M3, adibiti a servizi di trasporto pubblico locale, alimentati a benzina o gasolio Euro 2.
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Se fronte prettamente energetico non risultano ad oggi misure, il Decreto Milleproroghe 2023 approccia comunque al tema in maniera indiretta. Come? Estendendo al 2023 la durata dello stanziamento di 40 milioni di euro per l’erogazione dei contributi per l’installazione degli impianti per la ricarica domestica dei veicoli elettrici, il cosiddetto “bonus colonnine“. Una misura fortemente attesa dal momento che ad oggi gli incentivi – in scadenza a fine anno, – non sono stati distribuiti per mancanza del decreto attuativo.
In materia di credito d’imposta invece, “considerate le difficoltà di approvvigionamento delle materie prime”, il decreto proroga al 31 dicembre 2023 il termine per la consegna dei beni strumentali materiali acquistati entro il 31 dicembre 2022, sempre a condizione che il relativo ordine risulti accettato dal venditore e che sia avvenuto il pagamento di un acconto non inferiore al 20% del corrispettivo pattuito.
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