Dal biogas agli interconnector, le novità del DL Milleproroghe 2022
(Rinnovabili.it) – Il Milleproroghe 2022 ha terminato il suo iter parlamentare. Ieri, con 196 voti favorevoli e 26 contrari, l’Assemblea del Senato ha rinnovato la fiducia al Governo approvando definitivamente, nel testo licenziato dalla Camera. Come di consueto il provvedimento contiene una serie di disposizioni urgenti in materia di termini legislativi, riportando di anno in anno i differimenti temporali più importanti. E nei 23 articoli del ddl di conversione trovano spazio anche alcune proroghe riguardanti l’energia.
A cominciare dall’estensione per tutto il 2022, degli incentivi agli impianti di produzione di energia elettrica alimentati a biogas. La legge di Bilancio 2019 (legge 30 dicembre 2018, n. 145) aveva introdotto tali aiuti per gli impianti sotto i 300 kW di potenza, realizzati da imprenditori agricoli a servizio dei processi aziendali. Una misura a tempo e legata a precisi requisiti. Ma il governo si è trovato più di una volta nella nella necessità di spostare in avanti la scadenza in attesa che vengano pubblicate le procedure d’asta dedicate.
Il Milleproroghe 2022 posticipa al 30 giugno di quest’anno la rideterminazione delle modalità di riscossione degli oneri generali di sistema, prevista dall’articolo 33-ter del D.L. n. 77/2021. E sposta al 31 dicembre 2026 il godimento dei benefici riconosciuti ai grandi consumatori di energia nazionali, a fronte del loro impegno a finanziare la realizzazione di alcune linee di interconnessione con l’estero.
Tra le misure va segnalata anche quella riguardante i bonus edilizi diversi dal Superbonus 110%. Il Dl Milleproroghe prevede per i lavori con spese sostenute dal 12 novembre 2021 fino al 31 dicembre 2021, l’esclusione dall’obbligo di visto di conformità e asseverazione di congruità ai fini della richiesta d’agevolazione. A patto che si tratta di interventi di edilizia libera o che abbiano un importo complessivo non superiore a 10.000 euro.
Ricordiamo che il Milleproroghe 2022 interviene anche sul cosiddetto «Fondo per la transizione energetica nel settore industriale», fissando al 31 marzo 2022 il termine per l’erogazione delle risorse, per i costi sostenuti tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2020. Si tratta di una misura introdotta per aiutare le imprese nei settori e nei sottosettori ritenuti esposti a un rischio concreto di rifocalizzazione delle emissioni di carbonio. Gli aiuti sono concessi nella forma di sovvenzione diretta.
Infine il testo restituisce ad attività di bonifica e ambientalizzazione delle aree interessate dallo stabilimento ex Ilva di Taranto i 575 milioni dissequestrati e destinati, in prima battuta, alla decarbonizzazione dell’impianto.