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Mercato libero dell’energia, quali tutele per le PMI?

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Foto di Jill Rose da Pixabay

Addio mercato tutelato, le imprese passano al mercato libero

(Rinnovabili.it) – Dal 1° gennaio 2021 per le piccole e medie imprese italiane terminerà definitivamente il regime di maggior tutela, il servizio di fornitura di energetica a condizioni contrattuali ed economiche definite dall’ARERA. La normativa nazionale ha definito, infatti, il progressivo passaggio al mercato libero dell’energia per tutti gli utenti italiani. Nel settore elettrico la transizione partirà il prossimo anno con le imprese con meno di 50 occupati (e fatturato non superiore a 10 milioni di euro), per raggiungere le famiglie e micro imprese il 1° gennaio 2022. Si tratta di un passaggio delicato, soprattutto se si considera che risulta ancora in maggior tutela circa il 50,6% dei clienti domestici (14,9 mln) e il 36% delle imprese (2,6 mln) connesse in bassa tensione. 

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Per un ingresso consapevole nel mercato libero dell’energia, il Ministero dello Sviluppo economico ha preparato un decreto che disciplina modalità e criteri di questa transizione. Sul testo si è espressa ieri la commissione Attività produttive della Camera, promuovendone lo schema. “Il provvedimento punta sulla trasparenza e pubblicità delle offerte e dei servizi connessi e promuove l’adozione di strumenti utili a confrontare le offerte”, spiega Luca Sut, capogruppo del Movimento 5 Stelle in commissione Attività produttive. “Tra le osservazioni che abbiamo fatto in commissione, mi preme evidenziare la proposta di procedere in tempi brevi all’istituzione dell’albo dei soggetti abilitati alla vendita di energia elettrica, che garantisca la loro affidabilità e solvibilità in vista della transizione verso il mercato libero”.

Nel dettaglio il decreto del MiSE prevede la realizzazione di campagne informative istituzionali destinate ai clienti in tutela e iniziative informative ad hoc per le piccole imprese per favorirne l’entrata autonoma nel mercato libero. Inoltre fornisce i criteri per il passaggio
al mercato di quelle imprese “che non avessero esercitato una scelta a tale data” e rafforza i progetti a vantaggio dei consumatori a carico del Fondo alimentato
dalle sanzioni di ARERA e AGCM.

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“L’applicazione del decreto […] sarà una specie di test in vista del passaggio al mercato libero per i clienti domestici e microimprese previsto dal primo gennaio 2022″, continua Sut. Il punto di vista del MoVimento 5 Stelle su questo punto è chiaro e scritto nero su bianco in una risoluzione a prima firma del nostro capogruppo alla Camera Davide Crippa, che punta a mantenere per questi ultimi le garanzie del regime di maggior tutela per la fornitura di energia anche nella fase di transizione. Proponiamo al governo di istituire un meccanismo di fissazione mensile dei prezzi dell’energia ancorato al Prezzo Unico Nazionale: 9 milioni di consumatori potranno così fruire di una fase cuscinetto per informarsi al meglio e fare le scelte che riterranno più vantaggiose”.

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