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Mercato energetico, la domanda fossile raggiungerà il picco nel 2027

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Foto di Rudolf Rantzau da Pixabay

I report di McKinsey & Company sul futuro del mercato energetico mondiale

(Rinnovabili.it) – “Sebbene la pandemia abbia fornito uno shock sostanziale all settore energetico […], il passaggio rapido e continuo a sistemi a basse emissioni di carbonio è ancora la storia del secolo”. Ne è fermamente convinto Christer Tryggestad, Senior Partner di McKinsey che presenta con queste parole i principali risultati del report Global Energy Perspective 2021. Il documento individua i principali trend del mercato energetico mondiale per dare uno sguardo al futuro a breve e lungo termine.

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La pandemia ha provocato una profonda riduzione della domanda energetica, dalla quale McKinsey prevede che ci vorranno da uno a quattro anni per la ripresa. Un percorso di recupero compiuto più velocemente dalla domanda di elettricità e gas che da quella petrolifera. Tuttavia, la domanda di combustibili fossili non tornerà mai alla sua curva di crescita pre-pandemica. Secondo la società, a lungo termine, gli impatti dei cambiamenti comportamentali dovuti al COVID-19 risulteranno minori rispetto a quelli già innescati dalla transizione, come la diminuzione del numero di auto private, l’aumento dell’efficienza del carburante e una tendenza verso i veicoli elettrici.

Nel dettaglio gli analisti prevedono che i consumi elettrici cresceranno significativamente attraverso l’elettrificazione diretta e la diffusione dell’idrogeno verde. In questo contesto, le rinnovabili aumenteranno rapidamente e rappresentano la metà della produzione elettrica entro il 2035. I picchi nella domanda di idrocarburi si verificheranno prima del previsto (picco di petrolio nel 2029 e del gas nel 2037). Ciò nonostante, i combustibili fossili continueranno a svolgere un ruolo importante nel mercato energetico fino al 2050, trainati dalla crescita in settori come la chimica e l’aviazione.

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Questo sarà uno dei motivi alla base della lentezza del cambiamento necessario a mantenere il riscaldamento globale entro 1,5°C. Al ritmo attuale – spiegano gli analisti –  le emissioni globali di gas serra diminuiranno solo del 25% circa entro il 2050, portando l’aumento delle temperatura a superare la soglia dei più 3,5°C.

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