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Mercato energetico: quarto record assoluto per il PUN

Il prezzo unico nazionale dell'energia elettrica aggiorna per il quarto mese consecutivo il massimo storico, a 217,63 €/MWh

PUN

Il caro energia continua a far lievitare il PUN italiano

(Rinnovabili.it) – Non c’è due senza tre e non c’è tre senza quattro. Questa la regola che sembra prevalere con il PUN, il prezzo unico nazionale dell’energia elettrica. Dopo i record di luglio, agosto e settembre, anche ad ottobre le quotazioni sulla borsa elettrica italiana hanno raggiunto nuovi picchi degni di nota. Una spirale rialzista dalle leve oramai ben note, che lo scorso mese ha toccato quota 217,63 euro al MWh. Si tratta a conti fatti di un aumento del 339 per cento sul 2020 e di un buon più 37,2 per cento rispetto il mese di settembre 2021.

A rivelarlo è come di consueto il Gestore del Mercato elettrico (GME) nella sua newsletter mensile. Il quadro in sé non rappresenta una novità. Da prima dell’estate l’Italia (e non solo) sta combattendo con il caro-energia, cercando di contenere gli effetti sulle bollette di famiglie ed imprese. Il quarto record del PUN si inserisce in questa dinamica, frutto di una costante e ripida ascesa dei costi del gas, unitamente all’aumento dei consumi e alla diminuzione dell’offerta nazionale.

Scrive il GME: “Alta la volatilità dei prezzi nel corso del mese, riflesso di un’analoga variabilità osservata sui costi del gas che, complessivamente, ad ottobre salgono oltre 90 euro al MWh (più 27 euro al MWh su settembre e più 77 euro al MWh sul 2020). Contribuiscono a sostenere la crescita del PUN anche costi di emissione ancora elevati, sebbene per la prima volta nell’ultimo anno in modesta riduzione mensile (59 euro/ton), livelli di offerta nazionale tra i più bassi di sempre e, su base mensile, una maggiore domanda”.

Il GME mostra come prezzi record si siano avuto in tutti i gruppi di ore, con valori minimi mai sotto i 130,50 euro il MWh. E con livelli massimi che hanno raggiunto addirittura i 380 euro il MWh nella giornata del 7 ottobre. Ovviamente l’ondata rialzista colpisce tutta la penisola ma è il Nord a segnalare il prezzo più elevato con 218,56 euro il MWh, mentre i prezzi al Sud (212,05 euro il MWh) e in Calabria (207,75 euro il MWh) risultano più bassi.