Rinnovabili

Cosa aspettarsi del mercato del gas nel 2023

mercato del gas 2023
Photo by Doris Morgan on Unsplash

La IEA pubblica la nuova analisi trimestrale del mercato del gas 2022-2023

(Rinnovabili.it) – La continua riduzione dei flussi di gas naturale verso l’Europa da parte della Russia ha spinto in alto i prezzi dell’energia anche al di fuori dei confini del Vecchio Continente. Portando a gravi carenze di carburante in alcune economie emergenti e in via di sviluppo e irrigidendo il settore nel breve periodo. Questo il quadro che esce dalla nuova analisi trimestrale del mercato del gas elaborata dall’Agenzia Internazionale dell’Energia (IEA).

“Le prospettive per i mercati del gas rimangono offuscate, anche a causa del comportamento sconsiderato e imprevedibile della Russia, che ha infranto la sua reputazione di fornitore affidabile. Ma tutti i segnali indicano che i mercati resteranno molto tesi anche nel 2023, ha spiegato Keisuke Sadamori, Direttore dei mercati energetici della IEA.

Cala il gas naturale, cresce il GNL

Nello scenario globale si sovrappongono diverse tendenze connesse fra loro. Lato gas naturale, la domanda sta continuando a calare. Un trend iniziato nel 2021 che dovrebbe raggiungere a fine anno un meno 0.8% nei consumi mondiali. Le principali leve? La forte contrazione della domanda di gas naturale in Europa (-10%) causata dalla riduzione della produzione industriale, e la stabilizzazione di quella asiatica, Cina in primis. Nel 2023 il settore potrebbe tornare a crescere (+0,4%) ma le previsioni per ora giocano su un terreno pieno di incertezze.

Sul fronte GNL invece il settore ha inevitabilmente registrato una crescita. L’Europa ha compensato il forte calo delle forniture di gas russo incrementando, in parte, le importazioni di gas naturale liquefatto. L’aumento della domanda di GNL in Europa (+65% nei primi otto mesi del 2022) ha allontanato l’offerta dai tradizionali acquirenti nella regione Asia-Pacifico, dove la domanda è diminuita del 7% nello stesso periodo a causa dei prezzi elevati, del clima mite e dei continui blocchi per il Covid in Cina.

L’Agenzia prevede che le importazioni europee di gas liquefatto aumenteranno di oltre 60 miliardi di metri cubi quest’anno, mantenendo il mercato internazionale sotto forte pressione a breve e a medio termine. “Le importazioni di GNL dalla Cina potrebbero aumentare il prossimo anno in base a una serie di nuovi contratti conclusi dall’inizio del 2021; mentre un inverno più freddo della media si potrebbe tradurre in una domanda aggiuntiva dal nord-est asiatico, aumentando ulteriormente la rigidità del mercato“, si legge nella nota stampa.

Stop flussi russi, quanto resisterà il mercato del gas europeo nel 2023?

Per il nuovo rapporto, la IEA ha condotto un’analisi di resilienza del mercato del gas UE in caso di arresto completo dell’approvvigionamento russo a partire dal 1° novembre 2022. Il lavoro mostra che senza riduzioni della domanda, gli stoccaggi UE sarebbero pieni a meno del 20% a febbraio, supponendo un livello elevato di fornitura di GNL. Il valore precipiterebbe al 5%, con basse importazioni di GNL. Con riserve a questi livelli aumenterebbe il rischio di interruzioni dell’approvvigionamento in caso di un’ondata di freddo tardiva. 

“Sarebbe necessaria una riduzione della domanda di gas dell’UE durante il periodo invernale del 9% rispetto al livello medio degli ultimi cinque anni per mantenere i livelli di stoccaggio del gas al di sopra del 25% in caso di minori afflussi di GNL. E durante il periodo invernale sarebbe necessaria una riduzione della domanda del 13% dalla media quinquennale per mantenere livelli di stoccaggio superiori al 33% in caso di bassi afflussi di GNL. Pertanto, le misure di risparmio di gas saranno fondamentali per ridurre al minimo i prelievi di stoccaggio e mantenere le scorte a livelli adeguati fino al termine della stagione di riscaldamento”.

Exit mobile version