La generazione elettrica dell’India è coperta al 70% dal carbone
(Rinnovabili.it) – Il terzo più grande inquinatore mondiale non includerà il settore energetico nel suo carbon market nazionale. Settore dove il carbone la fa da padrone, contando per il 70% della generazione elettrica. Il nuovo, cruciale dettaglio sul mercato del carbonio dell’India arriva da una fonte ufficiale, il direttore generale del Bureau of Energy Efficiency statale. E ridimensiona molto le aspettative verso l’ETS che dovrebbe vedere la luce nel giro di un paio d’anni.
Nuovi dettagli sul mercato del carbonio dell’India
Allo stato attuale, come già anticipato nei mesi scorsi, il mercato del carbonio dell’India dovrebbe quindi diventare obbligatorio solo per alcune categorie di industrie ad alto tenore emissivo: acciaio, cemento, carta, petrolchimico e alluminio. Una piccola porzione delle fonti di gas serra del paese, che porterà il carbon market indiano a coprire – almeno nella fase di avvio – appena il 15% delle emissioni nazionali.
Un approccio diametralmente opposto a quello scelto dal primo inquinatore mondiale, la Cina, che nel 2021 ha lanciato il suo ETS dopo molti anni di sperimentazioni a livello provinciale. Centrandolo esclusivamente sul settore energetico. Visto il peso specifico delle emissioni cinesi sul totale mondiale, il sistema regola i gas serra del 15% delle emissioni globali.
Nuova Delhi invece sembra volersi affidare ad altri meccanismi per abbattere gradualmente le emissioni del settore energetico. La decarbonizzazione dovrebbe procedere in quell’ambito attraverso strumenti già predisposti, tra cui gli obblighi di acquisto di energie rinnovabili per i rivenditori di energia elettrica e lo scambio di certificati di energia rinnovabile. Tra i nuovi strumenti che si potrebbero aggiungere in futuro, ha aggiunto il Bureau of Energy Efficiency, c’è un mercato volontario dei crediti di carbonio. Su questo punto, le autorità stanno saggiando gli umori dell’industria.
Lo scorso maggio, l’India ha annunciato un parziale cambio di rotta sul carbone. Nuova Delhi starebbe accarezzando l’idea di rinunciare a costruire tutti gli impianti a carbone in pipeline, che arrivano a oltre 65 GW di capacità installata, per limitarsi ai circa 28 GW già in cantiere.