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Basta mercati di animali selvatici, l’UE vuole un trattato globale vincolante sulle pandemie

Mercati di animali selvatici: l’UE vuole chiuderli in tutto il mondo
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I mercati di animali selvatici sono considerati possibili focolai di nuove zoonosi

(Rinnovabili.it) – Per evitare nuove pandemie c’è bisogno di una messa al bando globale dei wet market e di tutti i mercati di animali selvatici. E di un vincolo legale a segnalare per tempo i casi sospetti di nuove zoonosi. Temperato da un sistema di incentivi agli Stati. È l’ipotesi a cui sta lavorando l’Unione Europea nei negoziati internazionali che iniziano oggi. Obiettivo: raggiungere un accordo di massima entro agosto.

Se la pandemia ha colpito in tutto il mondo, indistintamente, la strada dei negoziati è però abbastanza tortuosa. Bruxelles vuole che il trattato internazionale sulle pandemie sia legalmente vincolante, con incentivi come l’accesso garantito a medicine e vaccini contro futuri virus e supporto immediato in caso di emergenze sanitarie. Un’ipotesi, quella del carattere vincolante, a cui gli Stati Uniti sono allergici, e non solo in questo ambito.

La via preferita da Washington passa da un rafforzamento delle International Health Regulations, un insieme di regole sulla prevenzione delle malattie infettive, e da più spazio di manovra agli ispettori dell’Organizzazione Mondiale della Sanità per compiere missioni in sito laddove emergono situazioni considerate a rischio. Se il primo punto non è abbastanza per l’UE, che ai negoziati è rappresentata dall’Olanda, il secondo è sicuramente fumo negli occhi per la Cina, che sta giocando con ambiguità da 2 anni proprio sulla cooperazione con le indagini dell’OMS sull’origine del Covid-19.

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L’altra metà della proposta europea rischia allo stesso modo di cadere nel vuoto. Bruxelles preme per l’abolizione graduale, in tutto il mondo, dei mercati di animali selvatici, dove quest’ultimi sono venduti macellati, e soprattutto dei cosiddetti wet market, i “mercati umidi” dove la compravendita di animali vivi aumenta ulteriormente il rischio che un virus capace di compiere un salto di specie contagi degli esseri umani.

Il processo per raggiungere un trattato globale sulle pandemie è iniziato il 1 dicembre 2021, quando è stato raggiunto il consenso tra 194 paesi in sede OMS. Quello di oggi è il primo incontro dei negoziatori, che dovrebbe portare a un accordo preliminare entro agosto. Ulteriori sessioni negoziali dovranno poi limare un testo quasi definitivo, da presentare nel 2023 durante la 76° World Health Assembly. Il trattato potrebbe quindi entrare in vigore dal 2024.

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