Sono già a disposizione 120 milioni di euro per la messa in sicurezza del sistema acquifero del Gran Sasso
Durante la visita di Draghi all’INFN
(REGFLASH) Assergi, 16 feb. – “È stata un’occasione preziosa per parlare con la ministra Messa e il presidente Draghi dell’urgenza di sostenere lo sforzo del commissario straordinario Corrado Gisonni per la messa in sicurezza del sistema idrico del Gran Sasso“. Lo ha riferito il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, a margine della visita del Presidente del Consiglio, Mario Draghi, ai Laboratori di Fisica Nucleare del Gran Sasso ad Assergi avvenuta questa mattina.
“Ho rappresentato al presidente del Consiglio e alla ministra dell’università e della ricerca il paradosso che se il fisico Giorgio Parisi fosse stato il presidente pro tempore dell’Infn – ha sottolineato Marsilio – oggi sarebbe alla ‘sbarra’ perché viviamo ancora in un quadro di incertezza a causa dell’inchiesta penale. Tre anni fa, appena insediato, ho incontrato gli scienziati dei laboratori e ho trovato una comunità scientifica mortificata e rassegnata rispetto alle vicende giudiziarie che stavano accadendo.
In questi tre anni – ha aggiunto il presidente – ho ottenuto dal Governo la nomina del Commissario straordinario e il finanziamento dei primi 120 milioni di euro per la messa in sicurezza del sistema acquifero del Gran Sasso. Ora, però, bisogna completare il lavoro, sostenere e supportare la struttura commissariale, intervenendo per superare gli ostacoli burocratici e i possibili conflitti.
In questo senso ho anche espresso al presidente Draghi la mia preoccupazione per il contenzioso che perdura tra il Ministero delle Infrastrutture e il concessionario autostradale, contenzioso che rischia di complicare la strada per la definitiva messa in sicurezza dell’acquifero del Gran Sasso: bisogna ricordare infatti che il traforo è una delle tre infrastrutture che devono coesistere in questo progetto. Fino ad oggi c’è stata una collaborazione costruttiva tra i commissari Gentile e Gisonni e il concessionario di A24 e A25, al fine di poter elaborare i rilievi e i progetti, e raggiungere quindi l’obiettivo che ci siamo prefissati. Temo, però, che se si dovesse aprire una stagione di conflitto, come purtroppo sta accadendo, questa collaborazione rischia di diventare difficile.
Il presidente Draghi era già a conoscenza della situazione dei laboratori, è rimasto pertanto colpito, mentre la ministra Maria Cristina Messa ha assicurato la convocazione di un tavolo interministeriale, alla presenza del commissario Gisonni, per affrontare i nodi e le criticità. Spero che questo avvenga al più presto, è il modo migliore – ha concluso Marsilio – di celebrare i nostri premi nobel e le nostre eccellenze della ricerca scientifica, e, non per ultimo, di garantire la sicurezza, la continuità e la certezza del lavoro che stanno svolgendo i nostri scienziati che operano quotidianamente all’interno dell’Istituto di fisica nucleare del Gran Sasso”.(REGFLASH) GILPET/220216