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Marchio di qualità ecologica, consulta studenti consegna il logo

Lo hanno consegnato i ragazzi e le ragazze della Consulta degli studenti delle scuole superiori calabresi, che hanno partecipato con interesse ed entusiasmo agli incontri e ai tavoli dedicati alla istituzione della legge 109

credits: regione Calabria

Durante una cerimonia virtuale

Gli assessori De Caprio e Savaglio hanno ricevuto, durante una cerimonia virtuale ma molto partecipata, il Logo identificativo per il Marchio di qualità ecologica regionale.

Lo hanno consegnato i ragazzi e le ragazze della Consulta degli studenti delle scuole superiori calabresi, che hanno partecipato con interesse ed entusiasmo agli incontri e ai tavoli dedicati alla istituzione della legge 109, approvata in Consiglio regionale lo scorso 19 novembre.

Per suggellare questa collaborazione, gli assessori De Caprio e Savaglio hanno chiesto agli studenti di immaginare e realizzare il Logo con cui veicolare la legge regionale: oggi la consegna ufficiale del loro lavoro di gruppo.

«L’energia rinnovabile, insieme al turismo naturalistico e archeologico, rappresenteranno la risorsa principale per l’economia della Calabria», ha affermato in apertura dei lavori l’assessore alla Tutela dell’ambiente, Sergio De Caprio.

«È molto importante – ha aggiunto – disciplinare le modalità attraverso le quali otteniamo energia rinnovabile. In 9 anni dovremmo riuscire a realizzare 70 giga di energia rinnovabile. Lo dobbiamo fare difendendo il paesaggio, il suolo e l’acqua. Ho chiesto un contributo di pensiero sulla compilazione del Marchio di qualità ai ragazzi della consulta regionale. La sintesi del marchio è la difesa del plusvalore della Calabria e farà in modo che la nostra energia valga di più, perché rispettosa del contesto naturale».

«Il partito del mondo della scuola – ha detto ancora De Caprio rivolto agli studenti – è il partito a cui ci candidiamo da sempre io e Sandra Savaglio e che continueremo a portare avanti per sempre. Sono fiero di ognuno di voi, vi porto nel cuore».

Franca Falduto, responsabile delle Consulte provinciali degli studenti della Calabria per l’Ufficio scolastico regionale, ha collaborato nella coordinazione dell’iniziativa tra i due assessorati e i presidenti provinciali della Consulta.

«Abbiamo portato all’attenzione delle altre Consulte d’Italia la collaborazione con l’assessorato all’Ambiente come buona prassi. Un’attività partita durante il lockdown dello scorso anno, un’esperienza che ci ha distinto a livello nazionale e che è stata molto apprezzata».

Tra gli studenti presenti all’incontro, Clemente Galeano, presidente della Consulta di Vibo Valentia, ha voluto sintetizzare l’interesse verso un futuro più sostenibile: «Agire adesso, agire subito, perché l’istituzione delle Comunità energetiche non può non interessare tutti».

Maria Chiara di Lorenzo (Consulta di Catanzaro) ha rimarcato come quello svolto per la realizzazione del Logo sia stato «un lavoro collettivo della Consulta e delle istituzioni, di cui siamo felici e grati».

Infine, anche Janine Sinopoli, tutor della Consulta di Crotone, e Alessandro Lanzone, presidente Consulta di Cosenza, hanno ringraziato gli assessori, «che ci hanno consentito di partecipare attivamente alle decisioni politiche della nostra Regione».

«Noi ragazzi – ha ribadito Lanzone – siamo spesso sfiduciati nei confronti della politica e abbiamo bisogno di opportunità come quella offertaci dagli assessori Savaglio e De Caprio: ci hanno coinvolti, permettendoci di cooperare concretamente».

«Vi siete impegnati a disegnare un Logo, che è molto di più di un simbolo: è un impegno a credere in ciò che state costruendo. È una promessa che fate a voi stessi e di cui dobbiamo essere grati. Questo Logo – ha affermato Savaglio – è un messaggio di speranza, ma anche una direzione intrapresa con decisione. Difendetela con convinzione».

«Stiamo praticando – ha concluso De Caprio – un processo di autodeterminazione. Anche altri dovrebbero seguire questa formula: le persone sono al centro delle istituzioni, i protagonisti sono i nostri figli. Per me, non c’è forma più grande di civiltà che combattere al loro fianco».