(Rinnovabili.it) – La soluzione a uno dei grandi problemi di molti progettisti è nascosta nei semplici mattoncini Lego. Sembra che i londinesi dello studio Gravity abbiano letto nel pensiero di migliaia di architetti frustrati nel vedere i loro plastici crollare in pezzi poco dopo la realizzazione. Mai più progetti stupendi sminuiti da modelli che lasciano a desiderare, dita distrutte da taglierini assassini e notti sprecate ad incollare pezzettini di cartonlegno.
I quattro studenti del Royal College of Art e dell’Imperial College di Londra hanno trovato la soluzione per tutti coloro che hanno sempre odiato cimentarsi nella creazione di plastici architettonici. Il modello si assembla con i classici mattoncini Lego senza spreco di materiale e uso di colle chimiche tossiche e dannose per la qualità dell’aria nella stanza. Un sistema di local-mapping e sensori giroscopici è in grado di riconoscere la posizione, la forma e l’orientamento dei Lego X e riportarla in un modello tridimensionale all’interno di un software dedicato.
Le potenzialità di questa tecnologia sono moltissime in quanto il software di modellazione tridimensionale è in grado di riconoscere l’andamento obliquo delle linee ottenute con gli scalini dei mattoncini ed è in grado di modificare la geometria del modello rendendola piana ignorando i cilindretti per l’incastro.
La possibilità di perfezionare il modello una volta concluso eliminando le fughe tra i pezzi, appiattendo le superfici e modellando le curve lo rende adatto alla realizzazione di qualsiasi tipo di plastico.
Una volta conclusa la fase di elaborazione al computer è possibile associare questa tecnologia a alla stampa 3d per riprodurre il modello ottenuto ad ogni scala.
I mattoncini si possono smontare e rimontare all’infinito risparmiando l’uso di costosi materiali, colle, vernici, sostanze chimiche lucidanti, legno e carta. I vantaggi associati a questo metodo di produrre plastici sono anche ambientali dal momento che le stampanti 3d possono essere caricate con pellet in plastica riciclata.
Oltre al risparmio di tempo, pazienza e sostanze chimiche dietro al successo di questa invenzione c’è l’innegabile fascino di tornare bambini per qualche ora.